Finire la Naspi ed essere ancora senza lavoro? E’ possibile che accada. Anzi, è una situazione molto frequente. Allungare un po’ i tempi però è possibile.
A norma di legge, l’erogazione dell’indennità di disoccupazione Naspi non può superare i 24 mesi. Due anni in cui il percettore, dopo aver perso il lavoro, riceve un contributo mensile progressivamente ridotto.
Questo in linea generale. La Naspi, infatti, dipende da numerosi criteri, i quali vengono vagliati già al momento di riconoscere l’indennità a seguito della domanda ricevuta. E dal momento che, come di frequente accade, al termine dei 24 mesi è possibile che non sia ancora stato trovato un nuovo impiego, viene da chiedersi se sia possibile allungare in qualche modo i tempi, così da non ritrovarsi contemporaneamente privi di lavoro e di sostegni. In realtà qualche soluzione ci sarebbe e nemmeno troppo complicata. A cominciare dalla possibilità di sospendere l’indennità per lavoro temporaneo.
Tuttavia vi sono anche altre strade, dal Reddito di Emergenza alle proroghe dovute allo stato di emergenza. Inoltre va ricordato che con il Decreto Sostegni è stato rimosso il requisito obbligatorio delle trenta giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti alla richiesta. Un modo per includere nell’indennità un ventaglio più esteso di percettori, tenendo conto del momento storico e della difficoltà effettiva di tornare a far parte del circuito lavorativo.
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Attenzione, perché le novità introdotte per l’allungamento dell’indennità di disoccupazione varranno solo fino al 31 dicembre 2022. Chi presenta domanda a partire dall’1 gennaio, quindi, chi richiede la Naspi dovrà soddisfare gli stessi requisiti previsti in precedenza (incluso quello delle 30 giornate di lavoro). Il destinatario della richiesta è sempre l’Inps. Il quale, anche per il 2022, accetterà le domande di coloro rimasti senza lavoro per ragioni indipendenti dalla loro volontà. Durante l’ultimo anno, il periodo limite di 24 mesi è stato prorogato per l’emergenza Covid-19, proprio in virtù delle difficoltà aggiuntive create dalle condizioni sia sanitarie che economiche apportate dalla pandemia. Si tratta perlopiù di proroghe parziali ma, in alcuni casi, è possibile allungare la Naspi al massimo, operando una sospensione per godere così di un’estensione dell’erogazione.
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Alcune circostanze si manifestano nel momento in cui si trova una nuova occupazione ma solo per una durata massima di 6 mesi. I disoccupati che già percepiscono la Naspi, infatti, potranno iniziare un lavoro subordinato ma senza oltrepassare gli 8 mila euro annui di reddito e a patto che la durata del contratto non superi il semestre. In caso di durata superiore, la Naspi non verrà sospesa ma decadrebbe totalmente. Un altro caso limite riguarda il Reddito di Emergenza. Ovvero, al termine dei 24 mesi di indennità, si potrebbe procedere con un’estensione di ulteriori tre mesi coperti dal RdE. Nella misura, però, spettante al nucleo familiare composto da un solo membro, ovvero 400 euro.