Quando scoppiano delle controversie all’interno della coppia la gestione del denaro diventa più difficile. Cosa succede con il libretto del coniuge
Non sempre è possibile dare uso di somme in giacenza sul libretto di risparmio del proprio partner. Alcune cifre non possono essere né spese né tantomeno prelevate.
Quando si vive in coppia e magari ci si unisce in matrimonio solitamente i guadagni si gestiscono in comune. Si accendono conti cointestati o magari si utilizza la carta o il bancomat del proprio partner.
Purtroppo però quando vengono a mancare i sentimenti o non si va più d’accordo come prima, iniziano le prime scaramucce anche sotto questo punto di vista. In questi casi bisogna far fronte a delle disposizioni differenti, che limitano il raggio d’azione del singolo.
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Libretto del coniuge: le cifre che non possono essere toccate per nessun motivo
Infatti sul libretto di risparmio (o anche del conto) in cui sono presenti i possedimenti di un coniuge derivanti dal proprio lavoro, bisogna attenersi ad alcune regole.
In linea di massima sono somme di denaro che spettano a chi le guadagna. In caso di separazione però vanno divisi al 50% con il coniuge. Tuttavia secondo l’articolo 179 del codice civile, i redditi provenienti da pensioni di invalidità o da risarcimenti per danni o infortuni non sono oggetto di divisione.
Ma non è tutto. A questi proventi vanno aggiunti anche quelli che scaturiscono da donazioni o quote ereditarie. Quindi anche laddove si proceda con separazione o divorzio, moglie o marito non possono pretendere nulla. Ciò significa che non possono prelevarli e spenderli a meno che non ci sia un’esplicita autorizzazione del titolare.
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Insomma, una situazione piuttosto semplice da decifrare, che può comunque essere oggetto di diatribe. Qualora non si abbiano le corrette informazioni del caso, la parte richiedente potrebbe provare a rivendicare la somma di denaro pensando di averne pieno diritto. La legge però parla chiaro, non tutto ciò che possiede il proprio partner è divisibile, anche qualora si vada d’amore e d’accordo.