Il termine in sé è noto ma i dettagli non sempre lo sono. La giacenza media è fondamentale ai fini Isee e può essere calcolata in autonomia.
Il mese di gennaio è quasi in archivio ma, per certi versi, la richiesta del modello Isee richiede già un’accelerazione. Le procedure sono le medesime ma i tempi cambiano in base alle necessità.
Alcuni bonus viaggiano solo dietro presentazione dell’Isee. Altri possono farne a meno ma avere la contezza dei redditi percepiti è sempre utile anche per capire fin dove ci si può effettivamente spingere con le richieste. Qualunque sia la ragione, il modello in questione si compone sempre delle medesime caratteristiche. Imprescindibili per ottenere i numeri che serviranno poi per accedere a determinate agevolazioni o per determinare il pagamento di alcune tasse (come quelle universitarie). Giacenza media e saldo al 31/12 sono le componenti fondamentali. Specialmente la prima rappresenta un’informazione importantissima, facile da ottenere ma da non esporre a errori di sorta.
Una possibilità concreta, specie nel momento in cui si procede al calcolo in autonomia. Una buona soluzione per evitare problemi è rivolgersi direttamente al proprio istituto di credito , ossia quello in cui è stato aperto il proprio conto corrente. Di per sé, la giacenza costituisce l’importo medio delle somme a credito di un determinato contribuente, con riferimento a un dato periodo ragguagliato a un anno. Il calcolo non avviene solo sul conto corrente ma anche su conto deposito e risparmio libero o vincolato (codice 03), così come su altre forme di investimento e risparmio in grado di costituire reddito.
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Sostanzialmente, al fine di ottenere l’attestazione basta richiederla all’istituto di credito di riferimento. Così come avverrebbe per il saldo al 31/12. Per l’Isee 2022, si dovrà fare riferimento all’anno di imposta 2020 per entrambe le componenti. Con la giacenza si andrà ad attestare innanzitutto le reali capacità economiche del nucleo familiare nel corso dell’anno. Per questo si tiene conto di ogni reddito, non solo quelli derivati dal conto corrente (quindi lo strumento con la maggior mobilità di denaro). Va ricordato che il calcolo dei redditi riguarda ogni componente della famiglia, con aggiornamento della situazione economica (per l’Isee ordinario) ai due anni precedenti rispetto alla presentazione della Dichiarazione sostitutiva (Dsu).
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Qualora, per qualsiasi ragione, non fosse possibile rivolgersi all’istituto di credito o alle Poste, il calcolo della giacenza media potrà avvenire anche in autonomia. Il sistema è sulla carta abbastanza semplice: l’importo desiderato si ottiene dividendo la somma delle giacenze giornaliere (ovvero i saldi per valuta) per i 365 giorni dell’anno di riferimento. Andranno considerati quindi gli estratti conto bancari, dove saranno indicati i dati necessari per calcolare le giacenze giornaliere. Una volta ottenuta la somma, basterà procedere alla divisione per i giorni dell’anno. Nello stesso estratto conto, inoltre, dovrà essere individuata la posizione dei numeri creditori, i quali sono posizionati sotto la voce “calcolo delle competenze”, per il calcolo degli interessi.