Vuoi sapere quanto prenderai di pensione con il cedolino di febbraio? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal cibo, passando per i prodotti per la cura della casa, fino ad arrivare alle bollette, sono davvero tante le spese da sostenere, che finiscono, inevitabilmente, per incidere in modo negativo sul bilancio famigliare.
Proprio in tale ambito, pertanto, a rivestire un ruolo molto importante si annoverano il lavoro prima e la pensione poi, in quanto ci consentono di attingere a quella fonte di reddito necessaria per riuscire a pagare i vari beni e servizi di interesse.
Non stupisce, quindi, che siano molti i pensionati che desiderano sapere quanto prenderanno di pensione con il cedolino di febbraio. Ma come fare ad ottenere tale informazione? Ebbene, non bisogna fare altro che consultare, ovviamente, il relativo cedolino. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Pensione, occhio al cedolino di febbraio: tutto quello che c’è da sapere
Gli ultimi due anni sono stati segnati, purtroppo, dal Covid che continua ad avere delle ripercussioni negative sul bilancio di molte famiglie. Se tutto questo non bastasse, ad aggravare la situazione si annovera il preoccupante aumento dei prezzi che contribuisce, dal suo canto, a ridurre il nostro potere di acquisto.
Proprio in tale ambito, pertanto, non stupisce che siano tanti i pensionati a non vedere l’ora di conoscere l’importo del trattamento pensionistico di febbraio. Ma come fare? Ebbene, bisogna sapere che è già disponibile online, sul sito dell’Inps, il cedolino di febbraio. Per consultarlo non bisogna fare altro che accedere alla scheda “Servizio: Cedolino di pensione e servizi collegati“. A tal fine è sufficiente utilizzare le proprie credenziali Spid, oppure carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica.
A questo punto bisogna cliccare su “Vuoi visualizzare il cedolino” in Verifica Pagamenti e finalmente è possibile visualizzare anche il cedolino della pensione di Febbraio 2022. Ma non solo, sempre attraverso il sito dell’Istituto di previdenza è possibile visualizzare anche i cedolini precedenti. In questo modo, come è facile intuire, è possibile verificare in modo facile e veloce l’eventuale presenza di errori.
Pensione, occhio ai pagamenti di febbraio: le date da segnare
Anche in occasione dei pagamenti di febbraio, così come avvenuto con le precedenti mensilità, gli accrediti della pensione potrebbero essere effettuati in anticipo. Da quando il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre esistenze, infatti, al fine di evitare possibili assembramenti, si è deciso di effettuare i pagamenti in anticipo per che ritira la pensione in Posta.
Non vi sono ancora conferme ufficiali, ma il calendario da rispettare, suddiviso in base all’iniziale del cognome, dovrebbe essere il seguente:
- dalla A alla B martedì 25 gennaio;
- dalla C alla D mercoledì 26 gennaio;
- dalla E alla K giovedì 27 gennaio;
- da L alla O venerdì 28 gennaio;
- dalla P alla R sabato 29 gennaio;
- dalla S alla Z sabato lunedì 31 gennaio.
Per quanto riguarda i pensionati che si fanno accreditare la pensione direttamente sul conto corrente, invece, dovranno attendere il primo giorno bancabile del mese, ovvero martedì 1 febbraio.
Pensione, importi più alti grazie alla rivalutazione, ma non subito
Come noto, con l’arrivo del 2022 le pensioni saranno più alte per effetto della rivalutazione. Tuttavia ci si ritrova a dover fare i conti con una sgradita sorpresa per quanto riguarda i trattamenti economici di gennaio e febbraio. Quest’ultimi, infatti, risultano più bassi del previsto.
In base a quanto si evince dal sito dell’Inps, infatti: “L’Istituto, al fine di assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022, ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, pari all’1,6%“.
Pasta, stangata in arrivo: preoccupante aumento dei prezzi
Questo vuol dire che per determinare l’importo delle pensioni di gennaio e febbraio non viene preso in considerazione un aumento pari all’1,7%, bensì dell’1,6%. Una decisione, come sottolineato dallo stesso istituto di previdenza, presa sola per una questione di tempistiche. Non bisogna però preoccuparsi. Verrà infatti ricalcolato l’assegno in base all’adeguamento annunciato pari all’1,7%, con i relativi conguagli che verranno pagati a partire da marzo 2022.