Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle novità inerenti la rottamazione ter, con tutte le scadenze da non dimenticare.
Con il nuovo anno, arrivano ovviamente le nuove date da segnare, per il Fisco. Riguardo la rottamazione ter, ormai è andata via la super scadenza del 14 dicembre. Ora ci sono da conoscere, tutte le scadenze che riguardano la rottamazione ter delle cartelle, che però non salverà tutti.
Rispettare le scadenze è la cosa più utile da fare, per non rischiare poi di decadere della definizione agevolata. Quindi occhio subito al primo appuntamento, perché non manca molto, essendosi ormai volatilizzato il mese di gennaio. Infatti, a febbraio, c’è già la prima data da segnare in rosso.
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Rottamazione ter: ecco le date da conoscere
La prima delle quattro rate dovute all’anno infatti, viene considerata nel secondo mese dell’anno ed è meglio non mancarla. Le date da ricordare saranno: 28 febbraio 2022; 31 maggio 2022; 31 luglio 2022; 30 novembre 2022. Per ognuna di queste date, la tolleranza già prestabilita per qualunque ritardo, è di un massimo di cinque giorni. Questa è l’unica deroga per la rottamazione ter, mentre per chi pagasse meno di quanto dovuto, avviene subito il recesso del piano agevolato di pagamento con ulteriore impossibilità di accedere a nuove rateizzazioni.
Addio nel 2022, a saldo e stralcio insieme alla rottamazione ter. L’ultima scadenza per esse era luglio 2021, prorogata al 14 dicembre dello stesso anno. Andando comunque a toccare la rottamazione ter, l’articolo 3 del decreto legge n. 119/2018 comma 2, prevede una possibilità. Versare le somme dovute in un massimo di 18 rate, con quattro scadenze annue.
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Le prime due, erano già da versare entro il 31 luglio e il 30 novembre 2019 . Il calendario delle scadenze del 2022 invece, cancella la doppia possibilità all’interno dell’anno per il versamento della quota dovuta. Invece a questo punto, la rottamazione ter resta unica via per quanto riguarda la pace fiscale. Ovviamente, tornando alle 18 rate, per chi scegliesse questo metodo di pagamento, gli appuntamenti col Fisco si prolungano e finiremmo di pagare soltanto nel 2023. Quello, sarà anche l’ultimo anno previsto dal Fisco per i pagamenti per la definizione agevolata. Tra le scadenze da non dimenticare col nuovo anno, ecco anche quelle per richiedere l’esenzione al canone Rai.