Dall’1 febbraio, con il nuovo Dpcm cambia tutto. Chi è senza Green Pass non potrà ritirare la pensione agli sportelli di Poste o delle banche.
Le regole introdotte con il Green Pass sono rigide. L’obiettivo è stato chiarito da tempo: incentivare alle vaccinazioni in modo sempre più determinante, così da ridurre non solo la curva dei contagi ma anche, sempre di più, anche quella dei ricoveri. Ma non solo. L’introduzione della certificazione verde ha ristretto la possibilità, per i non vaccinati, di svolgere anche delle azioni ordinarie, come prendere il caffè al bancone di un bar o recarsi sul posto di lavoro. Con uno degli ultimi decreti, persino di salire su un mezzo pubblico visti i controlli a tampone. Un altro giro di vite ha riguardato anche un tema particolarmente sensibile come la pensione. Non direttamente, nel senso che il Green Pass non toccherà gli assegni. Ma indirettamente sì.
Con il Dpcm firmato dal premier Mario Draghi, nel quale si parla delle attività commerciali in cui sarà possibile continuare ad accedere senza Green Pass dall’1 febbraio, si segna una svolta inattesa. Fra tali luoghi, infatti, non figura l’ufficio postale. O meglio, nel Dpcm si spiega chiaramente che non sarà possibile recarsi in Posta per ritirare la pensione se non si è provvisti della certificazione. L’esigenza del ritiro, inizialmente considerata “indifferibile e urgente”, viene dunque meno: a partire dal primo del prossimo mese, il cambiamento sarà davvero sostanziale.
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Niente pensione senza Green Pass: cosa dice il decreto
Niente di tutto questo significa che le pensioni verranno rimosse dai diritti di chi ne usufruisce. Tuttavia, con il nuovo decreto, si indicano come essenziali e improrogabili le sole attività legate a esigenze alimentari e di prima necessità, quindi di salute, sicurezza e giustizia. Per il resto, bisognerà fare i conti con la nuova realtà. Il Green Pass diventerà uno strumento sempre più imprescindibile per lo scorrere della vita quotidiana, specie in un momento storico di risalita dei contagi e nonostante l’insicurezza economica (e sanitaria) ancora dilagante. A conti fatti, un vero e proprio colpo di scena. Anche perché, fino a un momento fa, tutto sembrava pendere in favore dei pensionati e del ritiro così com’era stato disposto finora. Le regole adottate per il periodo di emergenza resteranno (consegna in ordine alfabetico in primis) ma sarà aggiunto un dettaglio per nulla trascurabile.
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Andare in farmacia senza Green Pass sarà possibile. Andare dal medico pure e persino dal veterinario. Ma niente pensione se non lo si possiede. A meno che non si opti per un altro tipo di ritiro, magari al bancomat o con consegna a casa. Anche se per quest’ultima eventualità occorreranno dei requisiti particolari. Il divieto sarà esteso non solo agli sportelli di Poste Italiane Spa ma anche degli altri istituti di credito abilitati all’erogazione di pensioni ed emolumenti. Non sarà più concesso, quindi, favorire la formazione di file per la riscossione. Dall’1 febbraio anche su questo si cambia registro. E per chi è senza certificazione si profilano nuovi problemi all’orizzonte.