Chi ha questo tipo di diabete può ricevere soldi dall’Inps: le condizioni

L’Inps eroga un sussidio a tempo a chi è alle prese con il diabete. Vediamo quali requisiti bisogna avere per poter usufruire di questa possibilità

Il diabete mellito è una patologia che può creare diverse difficoltà. Per questo l’Istituto di Previdenza Sociale ha ideato un sussidio per coloro che convivono con questo problema.

Diabete mellito
Fonte Adobe Stock

Le malattie diabetiche sono ormai ampiamente diffuse e il loro carattere cronico rende decisamente più complicata l’esistenza delle persone. Chi ne soffre infatti deve monitorare di continuo il livello di glucosio nel corpo. Infatti sono le alterazioni della produzione di insulina a determinare l’insorgenza del diabete.

L’oscillazione eccessiva (sia verso l’alto che verso il basso) di questo ormone può creare degli scompensi metabolici di non poco conto, che possono limitare la vita di tutti i giorni. Altro aspetto piuttosto significativo è che il diabete può insorgere anche in giovane età (anche al di sotto dei 5 anni) e non solo nei soggetti più anziani come spesso si crede erroneamente. 

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Diabete mellito: quando eroga l’Inps e per quanto tempo

Per i casi più gravi l’Inps eroga un sussidio che può dare una mano almeno con le cure mediche o per far fronte alle assenze al lavoro. Per i soggetti con il diabete mellito l’Ente ha in serbo circa 300 euro (per la precisione 291,69 euro) al mese per 9 mesi, a patto però che si disponga dei seguenti requisiti anagrafici. 

È previsto infatti per i bambini e i ragazzi da 0 a 18 anni con il diabete mellito di tipo 1 per l’intera durata dell’anno scolastico come indennità di frequenza. Oltre a questa indennità scolastica si può fruire anche dell’assegno per 12 mesi se il minore affetto da patologia frequenta un centro ambulatoriale.

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Qualora la situazione sia ancor più drastica, si può anche ottenere il riconoscimento della Legge 104. Come è ampiamente noto dà il diritto a godere di diversi sgravi fiscali e a richiedere giorni di permesso a lavoro per sottoporsi a visite e trattamenti. Si tratta però di una condizione estrema che va appurata con le dovute cautele.

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