L’INPS chiederà indietro i soldi erogati ad alcuni pensionati che non hanno seguito le direttive della normativa. Scopriamo il peccato per conoscere i peccatori.
Ricevere denaro sotto forma di bonus, agevolazioni, indennità, pensioni e altro è sempre un momento di sollievo. Alle volte quella somma di denaro aggiuntiva arriva come un gradito dono che consente di affrontare delle spese e di far fronte a difficoltà economiche di vario genere. La maggior parte delle misure, infatti, sono dedicate a chi ha un reddito basso, di poco sopra la soglia di povertà. Il Governo per sostenere la fascia più debole della popolazione ha ideato bonus sociali, il Reddito di Cittadinanza, il Reddito di Emergenza e prestazioni simili. Attenzione, però, perché così come i soldi vengono erogati è possibile che vengano richiesti indietro. E’ quanto capiterà ad alcuni pensionati che non hanno seguito la normativa.
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INPS, a chi chiederà i soldi indietro?
L’accesso alle prestazioni economiche è strettamente connesso – nella maggior parte dei casi – alla soddisfazione di requisiti reddituali ed anagrafici. Nel momento in cui le condizioni dichiarate cambieranno nel corso degli anni e il pensionato non provvederà a dare tempestiva comunicazione mediante aggiornamento, potrebbe perdere i soldi ricevuti. Ogni variazione, infatti, deve essere comunicata all’INPS secondo quanto previsto dalla legislatura.
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Tra i pensionati che dovranno restituire soldi all’INPS troviamo coloro che hanno omesso informazioni o modifiche dei dati. Ad esempio, gli over 67 che percepiscono l’assegno sociale hanno dei precisi obblighi da ottemperare. Devono comunicare esattamente tutti i redditi rilevanti ai fini della prestazione ed omettere solamente quelli esenti. In più, ci sono limiti reddituali familiari da rispettare. Superando anche di poco la soglia massima, l’erogazione della prestazione verrà interrotta. Non comunicando la variazione, l’INPS richiederà indietro tutti i soldi erogati dal momento in cui il requisito è decaduto.
Attenzione ad altri dettagli
I pensionati che accedono alle prestazioni INPS dovranno verificare che la somma versata dall’ente corrisponda a quanto spettante. Eventuali importi superiori al previsto dovranno essere segnalati per non rischiare di dover restituire i soldi nel momento in cui l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale si accorgerà dell’errore.
I pensionati che percepiscono l’assegno ordinario di invalidità, poi, dovranno prestare attenzione ai redditi dichiarati includendo quelli provenienti da lavoro all’estero così come dovranno comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti del grado di invalidità. In conclusione, variazioni e omissioni relative alla situazione reddituale o anagrafica dovranno essere comunicate il prima possibile per non dover restituire denaro all’INPS in un secondo momento.