Le funzioni della PostePay Evolution sono molte, ma ci sono alcune cose che non si possono fare con questa famosa carta prepagata
La PostePay Evolution, come suggerisce il nome, è stata lanciata da Poste Italiane come evoluzione della carta ricaricabile PostePay. Fin dalla sua diffusione ha ottenuto un grandissimo successo. Nonostante ad oggi siano in circolo numerose altre carte ricaricabili, la PostePay classica viene scelta e utilizzata da milioni di utenti, giovani e meno giovani. Quando venne presentata al pubblico la Evolution, si aprirono ulteriori porte a funzionalità e vantaggi fruibili da tutti coloro che – per le più svariate ragioni – non volevano o non potevano aprire un conto corrente. Ma nonostante l’impegno, per così dire, di rendere la PostePay Evolution una sorta di alternativa al classico conto in banca, restano alcune limitazioni. Scopriamole tutte.
La PostePay Evolution si distingue dalla sua “sorella minore” per il fatto che ad essa è abbinato un codice IBAN. L’IBAN è il codice he solitamente viene dato da un istituto bancario quando si apre un conto corrente. Tramite l’IBAN è possibile ricevere/fare bonifici. Insieme alla dotazione di IBAN, la PostePay Evolution funziona però come la classica carta ricaricabile. È possibile appunto versare del denaro e prelevare. Oppure fare acquisti online e nei negozi fisici. Per l’emissione di una PostePay Evolution viene chiesto un contributo di 5€ più un canone annuale di 12€. Vista così, sembrerebbe proprio un’ottima alternativa a chi non vuole aprire un conto corrente bancario. O che non vuole quindi andare incontro a spese di tenuta conto. Il risvolto della medaglia – purtroppo – c’è. Ecco tutte le cose che NON si possono fare con la PostePay Evolution.
A differenza di altri prodotti bancari presenti al momento sul mercato, come i conti correnti e relativa carta di credito attivabili anche per gli over 12 (seppur con ovvie limitazioni e/o paletti) la PostePay Evolution non può essere richiesta da chi non ha compiuto 18 anni. Si tratta di una limitazione importante perché anche chi ha 17 anni, ad esempio, potrebbe avere un rapporto di lavoro in essere e di conseguenza l’esigenza di un conto dove far accreditare lo stipendio.
Un altro limite, di non poco conto, è che per attivare una PostePay Evolution bisogna per forza recarsi ad un ufficio postale. E si sa, tra code, orari talvolta limitati solamente al mattino e non in ultimo il dover esibire il Green Pass Base per entrare in Posta, beh, appare davvero poco invogliante attivare una PostePay. Può essere utile per alcune cose ma per (molte) altre no. Bisogna precisare, comunque, che chi avesse già attivato una PostePay Evolution in tempi più felici e meno restrittivi, può richiederne una seconda o una sostitutiva tramite la App PostePay. Bisogna comunque essere appunto già clienti.
Un altro grande limite della PostePay Evolution è che, nonostante si creda che sia simile ad un conto corrente per via dell’IBAN, in realtà non viene riconosciuta da molte aziende come tale. Se ad esempio ci si rivolge ad un fornitore di telefonia mobile/internet per attivare una connessione a casa, ci verrà richiesto il conto corrente bancario per l’addebito delle fatture. Idem anche se si chiede di accendere un piano telefonico per smartphone. Anche senza collegare la linea da casa.
Cosa che di conseguenza blocca anche la possibilità, ad esempio, di acquistare un telefono cellulare a rate, opzione che molti gestori propongono a condizioni vantaggiose per i fortunati che appunto possono stipulare un contratto con addebito su conto. Al momento in cui si presenta l’IBAN della PostePay Evolution, ci viene rifiutato il permesso di stipulare qualsiasi contratto telefonico. Insomma, la PostePay Evolution è come un conto corrente a metà.
Può sembrare una contraddizione, perché in realtà il risparmio non è certo un’opzione presente nelle funzionalità di un conto corrente bancario. Ma a conti fatti, gestire una PostePay Evolution costa molti soldi. Di conseguenza chi avesse pensato che avere una carta ricaricabile con IBAN potesse essere una buona idea per gestire piccoli gruzzoletti di denaro forse deve ricredersi. Per esempio, in molti conti correnti si possono effettuare giroconti gratuiti, ovvero passaggi di denaro istantanei per utenti della stessa banca. Anche con PostePay evolution si può fare, ma solo per un importo massimo di 25€. Al di sopra di questo irrisorio importo, si paga una commissione.
Si pagano commissioni che variano da 1€ a 5€ anche per fare molte altre cose, come prelevare presso ATM diversi da Poste, per fare bonifici all’estero o per acquistare con moneta non Euro. Anche per fare il classico bonifico in Italia, è prevista una commissione di 1€, ma attenzione, solo se si esegue tramite la App. Se per qualche ragione la App o la linea Internet sono down e si deve andare in Posta, la commissione sale a 3,50€.
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Se l’offerta e l’idea di una carta conto qualche anno fa si è rivelata vincente da parte di Poste, ad oggi purtroppo non è più così. Pur non volendo denigrare in alcun modo i servizi offerti da Poste, c’è effettivamente da sottolineare quanto l’offerta stessa sia rimasta ferma a standard ormai già superati. In rete si trovano tantissime carte conto gratuite, senza commissioni, senza spese, e che pur di accaparrarti come cliente ti regalano bonus, accrediti in contanti di benvenuto, buoni spesa da riscattare in famosi negozi online, e molta più facilità di utilizzo, anche al di sotto dei 18 anni.