Si tratta di un settore di certo non in crisi. Chi ha esperienza e capacità è tenuto in grande considerazione. Lavorare nella logistica è consigliabile, ma occhio ad avere tutti i requisiti.
Il settore della logistica è oggi strategico per una pluralità di attività economiche ed imprenditoriali. Infatti, tantissime aziende si affidano al trasporto di merci per la gestione quotidiana dei cicli produttivi. Ma logistica non vuol dire solo questo.
A livello mondiale, la logistica – in combinazione con l’ascesa delle nuove tecnologie – ha registrato una crescita enorme negli ultimi tempi. Per garantire che queste aree di crescita siano sempre efficienti, le aziende dall’ambito debbono assumere personale formato. Ossia con le giuste competenze e, possibilmente, con già un po’ di esperienza all’attivo.
Di seguito intendiamo fornire una sintetica guida pratica. Onde vedere da vicino che cos’è e come funziona il settore della logistica. Inoltre, spiegheremo quali sono le modalità per accedere alle professioni dell’ambito. Ciò appare molto utile a chi sta cercando lavoro in un settore dalle indubbie potenzialità e di certo proiettato al futuro. Vediamo allora tutti i dettagli.
Se ci si chiede qual è l’origine della parola ‘logistica’, la risposta è molto semplice da dare. Il termine deriva dalla lingua greca. Infatti logistikos stava ad individuare tutto ciò che avesse un senso logico.
Nel corso del tempo, il termine ha ricevuto integrazioni, andando ad indicare concetti e situazioni più complesse. In particolare, il termine logistica è diventato comune in ambito militare, nel quale si riferiva all’organizzazione dei vettovagliamenti per le truppe.
La logistica infatti in passato era considerata un ramo dell’arte militare. Aveva a che fare con tutte quelle attività mirate a inviare agli eserciti e raccogliere quanto si rendesse necessario per vivere, muoversi e combattere (come ad es. cibo e acqua, armi ecc.). E ciò nelle migliori condizioni di efficienza.
L’identificazione della logistica come attività solo esclusivamente militare (appunto logistica militare) fu valida fino alla seconda guerra mondiale. In quell’occasione il rilievo globale del conflitto condusse a notevolissimi sforzi logistici.
Oggi, la definizione di logistica ha assunto connotati molto diversi. Pur mantenendo il suo tratto di ‘organizzazione razionale’ delle attività, si applica infatti al mondo imprenditoriale e aziendale in generale. Anzi, nei tempi odierni, logistica industriale è una delle componenti più importanti del ciclo produttivo.
In verità, non vi è una definizione di logistica che abbia valore nel tempo. E che anzi valga in ogni tempo. Infatti, allo stesso modo in cui cambiano i sistemi produttivi, variano anche i sistemi logistici e, perciò, lo stesso significato di logistica.
Di riferimento sono però le parole utilizzate dall’Associazione Italiana di Logistica: “La logistica è l’insieme di tutti quei processi di ordine organizzativo, gestionale e strategico, interni ad un’azienda, dalla fornitura alla distribuzione finale dei prodotti”.
Si tratta di una definizione sufficientemente ampia ed articolata, che certamente si può applicare all’odierno mondo della logistica.
In una dimensione internazionale, sono di rilievo le parole usate dal Council of Logistics Management. “La logistica è il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati e prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo con lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti”.
Ancora, in base alla definizione fornita dalla Society Of Logistic Engineers, (SOLE) la logistica rappresenta “arte e scienza dell’organizzazione, della progettazione e dell’attività tecnica riguardante i requisiti, la definizione, la fornitura e le risorse necessarie a supportare obiettivi, piani ed operazioni“.
Il fatto che esistano più definizioni di logistica, ci suggerisce che uno degli aspetti chiave della logistica è proprio la sua ‘trasversalità’. Costituisce essa un insieme di processi che si inseriscono nel complesso di tutte le attività di un’azienda.
A riprova della citata trasversalità, abbiamo che in ambito logistica, vi sono più figure professionali di rilievo. Ciò interesserà particolarmente a chi intende lavorare nella logistica. Infatti, la maggiore figura professionale in campo logistico è il responsabile della logistica, e ad esso si uniscono il direttore logistico, l’ingegnere logistico e il supply chain manager. Si tratta di figure chiave per un’azienda, specialmente se di grandi dimensioni e quindi obbligata a gestire una grande mole di attività quotidiane.
Al di là della definizione di logistica che si vuole considerare, appare evidente a tutti coloro che intendono lavorare nella logistica che il settore non implica soltanto il trasporto merci. Piuttosto, la logistica ha rilevanza a livello inter-settoriale: dalla fase di approvvigionamento delle materie prime alla distribuzione della merce, passando dal processo di ordine ed eventualmente di gestione del reso. Si tratta di contesti che operano ciascuno in rapporto agli altri, costituendo di fatto una ‘rete’, appunto la rete della logistica.
Pensiamo alla rilevanza che ha oggi la logistica aziendale: ci si riferisce ad un insieme di procedure talvolta molto articolate e complesse. In ambito della logistica aziendale, abbiamo la fase dell’approvvigionamento delle materie prime e dei pezzi, il loro stoccaggio nel magazzino e il rifornimento periodico dentro ai reparti. Ma logistica aziendale significa altresì definire le regole e le procedure dell’imballaggio della merce e del suo trasporto per il tramite della rete distributiva. Insomma, la logistica non genera business in modo diretto, ma certamente contribuisce in modo decisivo al successo di un’azienda.
Infatti, solo con una attenta pianificazione della logistica, in un regime di forte concorrenza come quello attuale – dove ogni errore o rallentamento può costituire un grave danno ad un’azienda – è possibile dar luogo al successo imprenditoriale.
Tutti coloro che intendono lavorare nella logistica devono aver ben chiaro che in questo ambito il fattore tempo è decisivo. Infatti, grazie alle regole della logistica, applicate in una certa azienda, è possibile individuare quale metodo di trasporto di merce e prodotti da un luogo all’altro è preferibile utilizzare per compiere le operazioni entro i tempi previsti, nel modo più efficiente possibile e al minor costo possibile.
Ma non solo. Lavorare nella logistica significa altresì aver ben chiaro che è fondamentale la buona gestione dei processi di scambio dei dati e informazioni relative al trasporto, siccome esse sono necessarie per compiere il trasporto stesso. L’esempio classico è quello dell’invio tempestivo di una notifica di merce pronta, in maniera tale che il mezzo di trasporto venga a ritirarla nel luogo indicato per caricarla e spedirla, nel più breve tempo possibile.
Inoltre, la logistica include anche tutta la fase di gestione dell’immagazzinamento della merce nei magazzini, alcuni elementi di commercio internazionale (esportazione e importazione) e tecnica doganale. Ciò in quanto occorre produrre specifici documenti e compiere determinati pagamenti per sdoganare la merce, laddove siano in gioco anche questi aspetti. Ricordiamo infatti che nella UE non sono previsti dazi e tariffe doganali da versare in quanto, all’interno dei suoi confini politici, vi è un’unione doganale.
Ma lavorare nella logistica significa altresì individuare problematiche nel flusso logistico, tali per cui crescono i costi logistici sul piano di tempo e denaro. Ecco perché lavorare nella logistica implica anche conoscere elementi di ottimizzazione e di risoluzione dei problemi.
Se parliamo di logistica aziendale, e sicuramente ciò che interessa a chi intende lavorare nella logistica, non si può tralasciare il fatto che sussistono varie tipologie di logistica che trattano differenti aspetti, in base al processo a cui sono connesse.
Lavorare nella logistica significa infatti garantire un livello di specializzazione piuttosto alto. Anzi, detto livello è indispensabile per lavorare in modo efficiente ed efficace, al fine di essere competitivi sul mercato.
In particolare, nella prassi delle attività di logistica, si usa distinguere tra:
Insomma, non vi sono dubbi. La logistica è oggi un settore molto articolato e ricco di sfaccettature, in costante evoluzione. Si tratta di un ambito così complesso che ogni azienda evoluta non ne sottovaluta di certo le caratteristiche.
Una logistica che sia davvero integrata deve considerare tutti questi aspetti, allo scopo di ottimizzare i processi e abbassare i costi della logistica stessa. Non sorprende pertanto che sempre più realtà appaltino queste funzioni a soggetti esterni. E’ il cd. outsourcing logistico.
Si tratta di fatto della terziarizzazione della logistica, la quale consente a un’azienda di esternalizzare la gestione di determinate attività del settore, al fine di concentrarsi sulle attività fondamentali che generano profitto.
D’altronde, oggigiorno, i tempi degli iter aziendali debbono essere sempre più spediti, per battere la concorrenza. Pertanto, in una pluralità di circostanze, è difficile, e anzi poco conveniente per una azienda, organizzare internamente tutte le operazioni di supply chain, ossia di fatto la logistica stessa.
Invece, sfruttare la logistica conto terzi, avvalendosi di un partner esterno qualificato, capace di gestire le varie richieste della catena di approvvigionamento e compiere tutte le operazioni necessarie per conto dell’azienda proprietaria, può essere una delle chiavi per il successo.
L’outsourcing logistico si può presentare in due diverse tipologie:
In linea generale, le operazioni di logistica esternalizzata possono includere le fasi di trasporto nazionale e internazionale, spedizioni e consegna, assistenza clienti, stoccaggio, imballaggio, pratiche amministrative, di controllo e finanziarie, servizio post-vendita.
Come si può dedurre da questo elenco, le possibilità di lavorare nella logistica sono davvero molte, in considerazione delle tante figure professionali che, in vario modo, sono coinvolte all’interno della catena più o meno articolata della logistica, sia interna che esternalizzata. Pensiamo agli addetti imballaggio ad esempio, a coloro che si occupano dei trasporti e delle consegne e a coloro che hanno competenze a livello organizzativo, ossia le figure con compiti direzionali.
Chi intende lavorare nella logistica deve sapere che non è per forza necessario il possesso di una laurea come ad es. in ambito economia o ingegneria. Infatti, a meno che non si ambisca a ruoli apicali all’interno dell’azienda, ci si può candidare ad un’offerta di lavoro di ambito logistica anche con il diploma di scuola superiore.
Ma chiaramente aver svolto studi o corsi nell’ambito e, magari, aver già un po’ di esperienza come addetto ai processi di logistica, può certamente aiutare ad avere maggiori chance di ottenere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
D’altronde, il settore della logistica è in costante evoluzione, in corrispondenza con la quotidiana evoluzione della tecnologia. Ecco perché tutte le persone che intendono lavorare in questo ambito debbono manifestare una ottima capacità di adattamento, la volontà di aggiornarsi giorno dopo giorno e la voglia di confrontarsi con nuove e stimolanti sfide.
Pertanto, non è vero che la logistica comporta di svolgere sempre le stesse attività, ma se mai implica l’aggiornamento e la modifica del modus operandi in ambito lavorativo. Ciò fa la differenza tra un’azienda vincente e un’azienda in perdita.
Vi sono 6 aspetti che non dovrebbero mai mancare nel profilo di colui che vuole lavorare nella logistica. Si tratta di attitudini o fattori della personalità che è preferibile siano parte di chi intende lavorare, ad esempio, come Supply Chain Manager, Logistic Manager e Direttore della Supply Chain. Ma sono aspetti che fanno la differenza anche per ruoli inferiori, ma comunque determinanti al fine del buon funzionamento della rete della logistica.
Nel settore della logistica siamo innanzi ad una rivoluzione fondata sull’automazione e sulla digitalizzazione. Ecco perché chi non avvezzo a tutto ciò che è moderno e tecnologico, potrebbe avere qualche difficoltà nel lavorare nella logistica. Non ci sono dubbi: chi vuole lavorare in questo settore deve avere effettiva passione per le nuove tecnologie.
Colui che intende lavorare in questo campo, deve avere la sensibilità di capire che cosa può essere migliorato e non solo. Deve altresì essere in grado di escogitare soluzioni flessibili e deve possedere la capacità di gestire le risorse in modo efficiente. Ciò rappresenta una notevole spinta, a tutto beneficio della rete di logistica.
A colui che lavora in ambito logistica, è richiesto di favorire i flussi in continuità con la produzione. In altre parole, in questo lavoro è essenziale avere la sensibilità di spingere verso flussi logistici che non siano, in qualche modo, pregiudizievoli per una o più fasi aziendali. Infatti, non bisogna mai dimenticare che l’efficienza della logistica deve essere funzionale all’efficienza dell’azienda e non fine a sé stessa. La stessa logistica è infatti strumentale al profitto dell’azienda.
Chiunque intenda lavorare nella logistica, sia che voglia occupare ruoli direttivi e di responsabilità, sia che intenda lavorare come semplice impiegato all’interno della rete in oggetto, deve dimostrare un’ottima capacità di pianificazione.
Non vi sono dubbi. Per lavorare bene nel settore, occorre programmare con attenzione il lavoro. Così da conoscere in anticipo quando ci saranno i flussi di lavoro maggiori. Analogamente, occorre saper sfruttare i periodi più tranquilli per preparare al meglio la struttura in vista di picchi di lavoro.
A differenza di tanti altri lavori, in cui le abilità individuali prevalgono e fanno la differenza, chi intende lavorare nella logistica, deve ricordare che giornalmente è richiesto di interfacciarsi con i colleghi. Insomma, è necessario saper lavorare in team. La logistica, d’altronde, è una ‘rete’ e, in quanto tale, si fonda sulle informazioni, sui flussi e sul lavoro di squadra, con la collaborazione di tutti.
Onde lavorare efficacemente, occorre saper lavorare con gli altri sia in presenza, sia a distanza. Ciò nell’evidente fine di contribuire al successo aziendale, rispetto alla concorrenza.
Non indispensabile, ma quasi, è la conoscenza di una lingua straniera, in particolare l’inglese. Infatti lavorare nella logistica può implicare il doversi relazionare con persone di differenti nazionalità, pertanto conoscere l’inglese e parlarlo ad un buon livello sicuramente garantisce una migliore performance professionale. Va da sé che per ruoli direttivi in ambito logistica, la conoscenza approfondita dell’inglese sia un requisito pressocché indispensabile.
L’addetto alla logistica rappresenta una figura professionale con un ruolo chiave. Esso ha la funzione di organizzare, pianificare e efficientare il lavoro all’interno dei diversi magazzini di un’azienda.
Ecco perché non vi sono dubbi: il responsabile della logistica organizza con efficacia lo smistamento, la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, programma gli acquisti e le consegne.
In un coordinamento necessario con il reparto acquisti e i responsabili del settore vendite, gestisce le scorte di magazzino e coordina le attività dei magazzinieri, anch’essi coinvolti nella rete della logistica.
Abbiamo detto che le tecnologie sono indispensabili nel settore, oggi più che mai. Ed infatti, chi intende lavorare nella logistica deve usare quotidianamente strumenti comuni come telefono, pc e fax, senza tralasciare le competenze informatiche utili per la gestione del sistema informatizzato degli ordini di consegna delle merci. Perciò svolgere o aver svolto corsi di informatica è assai importante per inserirsi stabilmente nel contesto.
Inoltre, un’esperienza anteriore come operaio di magazzino o magazziniere, potrà certamente favorire una carriera nell’ambito della logistica.
Come detto sopra, è essenziale integrare ed aggiornare le proprie conoscenze, sia in campo strettamente logistico, che in settori affini. Raccomandabile dunque frequentare dei corsi di specializzazione che trattino argomenti e che abbiano un programma collegato strettamente alla logistica. Un corso di laurea in ambito economico o comunque tecnico aiuta sicuramente ad avere maggiori chance. Meglio se integrato da un master e da eventuali stage o esperienze di lavoro a anche a tempo determinato.
Occorre dunque informarsi presso i vari enti organizzatori e scegliere quello ritenuto più utile per il proprio percorso. I corsi avranno una rilevanza chiave per lavorare nella logistica, in quanto l’iscritto potrà imparare tutte le nozioni necessarie in ambito di procedure logistiche e svolgimento del lavoro. Ci riferiamo ad esempio alla conservazione ottimale in magazzino, al confezionamento, ai rapporti con i fornitori, al ricevimento delle merci, alle norme giuridiche italiane applicate nell’ambito e alla sicurezza sul posto di lavoro.
Nell’ambito della rete della logistica – lo ribadiamo – un ruolo di importanza cruciale è quello svolto dal responsabile della logistica. La figura si occupa dell’organizzazione delle operazioni e dei sistemi di trasporto e di stoccaggio, per l’ottimizzazione del flusso delle merci.
Non solo. Il responsabile della logistica si occupa dell’organizzazione e gestione dei centri di distribuzione per il ricevimento e lo smistamento delle merci, e ha altresì il compito di controllare le consegne degli ordini nei vari centri di distribuzione e nei vari punti vendita. Al responsabile della logistica il anche la funzione di monitorare lo stato di integrità dei prodotti, e organizzare il sistema informatizzato degli ordini di consegna delle merci.
Ancora, tra le mansioni, anche quelle relative al controllo dei costi delle operazioni di trasporto e alla risoluzione dei problemi legati al trasporto delle merci. Come si può notare, si tratta di un ruolo che implica di conoscere la logistica in modo ampio, e comporta di possedere tutte le attitudini sopra elencate.
Chiaro che lavorare nella logistica implica anche la possibilità di entrare in contatto con clienti o altre aziende di altre nazionalità, come sopra accennato. Talvolta le aziende possono essere italiane, ma non di rado sono straniere. Ecco perché la conoscenza dell’inglese, almeno livello B2 del quadro europeo di riferimento per le lingue, è assai consigliata.
Come accennato sopra, il responsabile della logistica dovrà conoscere molto bene il pc e i software professionali e di elaborazione dati. Anche questo è un elemento imprescindibile per poter lavorare nell’ambito. Fare dei corsi appositi in ambito informatico, consente di rafforzare la propria candidatura.
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A questo punto, ci si potrebbe domandare quali sono gli step iniziali, al fine di presentare una candidatura credibile. Ebbene riassumiamo ciò che c’è da fare nel modo seguente.
Anzitutto occorre redigere un CV aggiornato e senza errori di ortografia, in cui emergano con nitidezza titoli di studio ed eventuali esperienze professionali, meglio se connesse con il settore della logistica. Non solo. Al candidato è consigliato altresì di indicare qual è il livello delle sue competenze linguistiche e delle sue conoscenze informatiche. Infatti, queste ultime, al di là delle soft skills sopra indicate, sono in grado di fare davvero la differenza e consentono di avere molte più chance di trovare un impiego nell’ambito.
Dopo aver redatto il proprio CV e controllato che non vi siano imprecisioni o mancanze, l’interessato a lavorare nella logistica può cercare le offerte di lavoro sul web. Presso i numerosi portali che si occupano dell’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. La logistica è un settore in perenne fermento. Perciò non sarà difficile trovare offerte di lavoro a livello locale, nazionale ed anche internazionale.
In alternativa, l’interessato a svolgere un lavoro nel campo della logistica, può rivolgersi direttamente alle aziende o centri per l’impiego, consegnando il proprio CV. A questo proposito, sono molto utili le fiere del lavoro che, periodicamente, sono organizzate in varie città italiane. All’interno di esse, il candidato può sostenere vari colloqui. Può avere così un contatto vero e proprio con le aziende del settore logistico.
Chiaro che ogni attimo può essere quello buono per trovare lavoro nel campo. Ogni giorno, l’interessato farà bene a tener d’occhio le varie proposte di lavoro che si presentano nel settore. Ecco perché è opportuno iscriversi ai siti online di offerte di lavoro, o anche presentare la propria candidatura alle diverse agenzie per il lavoro che si trovano sparse sul territorio. Pensiamo, ad esempio, alle notissime Adecco o Manpower.
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In precedenza abbiamo detto che il settore della logistica è in continua evoluzione ed aggiornamento. Va da sé dunque che per rafforzare il proprio ruolo in ufficio o per rafforzare la propria candidatura, è opportuno dare un’occhiata a ciò che organizzano vari enti che offrono corsi di aggiornamento anche gratuiti. Anche questo è un elemento che può fare la differenza e che, insieme agli altri visti in questa sintetica guida pratica, può davvero condurre ad una soddisfacente carriera in ambito logistica.