Le indennità concesse a chi versa in stato di invalidità variano a seconda del grado assegnato. Ma anche per il 33% le misure sono parecchie.
Al fine di erogare le varie prestazioni assistenziali e agevolative legate alla condizione di invalidità, la valutazione dello stato di salute del richiedente sarà il primo passo. In base alla patologia sofferta, e al netto di possibili peggioramenti, l’Inps assegnerà all’invalido una percentuale compresa fra il 33% e il 99%. La misura del 100% può essere concessa a coloro che patiscono malattie totalmente invalidanti, che inficiano in modo estremamente compromettente lo svolgimento delle mansioni quotidiane, nella vita e nel lavoro. O che, comunque, che soffrono malattie che non rendono possibile deambulare o svolgere alcunché senza un’assistenza diretta.
Per il resto, le varie agevolazioni o le indennità previste saranno attribuite in base alla percentuale assegnata. Con variazioni sia negli importi (qualora si tratti di misure economiche) che nei tempi. In caso di invalidità civile al 33%, ovvero con riduzione di un terzo delle capacità lavorative, si otterranno quindi delle indennità proporzionate allo stato in cui si versa. La commissione medica dell’Inps, una volta riconosciuto lo stato di invalidità, concede agevolazioni come protesi o ausili specifici. Degli aiuti che, chiaramente, sarebbero più elevati in caso di percentuali superiori. Questo non significa che i diritti siano meno importanti.
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Invalidità al 33%: ausili tecnici e rendita Inail
Anche in caso di un’invalidità al 33%, vanno fatte alcune differenziazioni. In particolare, fra coloro che versano in stato di disabilità per cause naturali e chi, invece, ha subito un infortunio sul lavoro. In questo caso, il richiedente maturerà il diritto alla cosiddetta rendita Inail, ossia un indennizzo permanente attribuito a coloro che, a causa del suddetto infortunio, hanno visto ridursi la propria capacità lavorativa del 10%. Inoltre, si avrà diritto anche al cosiddetto indennizzo da danno biologico, legato al danno della persona e corrisposto sempre dall’Inail. In caso di invalidità superiore al 16% si tratterà di una rendita, mentre fra il 6% e il 16% sarà corrisposto in forma di capitale. Non va inoltre dimenticata la possibilità, comune a ogni invalido civile, di richiedere il contrassegno disabili per la propria auto o di colui che lo accompagna.
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Qualora la commissione medica dovesse riconoscere il diritto al contrassegno, questo potrà essere richiesto presso il Comune di residenza. In questo caso, però, l’agevolazione è concessa con validità di cinque anni esclusivamente alle persone non vedenti o a coloro con gravissime difficoltà nella deambulazione autonoma. Per chi una capacità di deambulazione ridotta temporaneamente o chi presenta un’assenza di autonomia funzionale, la validità sarà inferiore ai cinque anni. Per quanto riguarda protesi e ausili, sarà necessaria la prescrizione di un medico del Servizio sanitario nazionale, accompagnata dalla diagnosi circostanziata, dal codice di riferimento del dispositivo e dall’indicazione precisa del programma terapeutico. Dopodiché, sarà l’Ufficio protesi del distretto sanitario del territorio di residenza a rilasciare l’autorizzazione della prima fornitura. La quale sarà di proprietà oppure in uso della persona invalida.