Nessuna cancellazione. La Manovra conferma il Bollo auto e le varie forme di esenzione. Attenzione però, perché le eccezioni non sono poi molte.
La Manovra va, il Bollo auto resta. Nessuna novità sotto questo punto di vista. La tassa sull’automobile di proprietà resterà al suo posto e riguarderà tutti i contribuenti col proprio veicolo iscritto nel Registro nazionale e, chiaramente, non appartenenti alle categorie con diritto all’esenzione. Della presunta cancellazione del Bollo se ne è parlato a lungo ma, in realtà, nessuna ipotesi formulata aveva mai concretamente messo in dubbio la sua permanenza. La tassa, quindi, continuerà a essere dovuta a prescindere dall’uso o meno dell’automobile immatricolata. L’unica novità ha infatti riguardato le cartelle esattoriali relative al Bollo auto comprese fra il 2000 e il 2010, al di sotto dei 5 mila euro.
L’esenzione resta per tutti coloro che figurano come titolari della Legge 104 e delle sue agevolazioni. Anche altre categorie, però, vengono incluse fra gli esenti anche se su di loro non gravano percentuali di invalidità. In pratica, a meno di condizioni particolari, il Bollo auto dovrà essere regolarmente pagato entro la scadenza prevista. Pena, sanzioni e interessi applicati all’importo per il mancato versamento. In caso di rinnovo e non di prima immatricolazione, il termine per il versamento è fissato all’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza.
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Essere dispensati dal pagamento presume la certificazione del proprio status al fine di ottenere l’esenzione. I titolari della Legge 104 sono tenuti a presentare la documentazione relativa al proprio stato di salute. Altre persone possono essere sollevate dall’incombenza del Bollo auto ma si tratta di eccezioni limitate. Ad esempio, l’esenzione si applica su veicoli con almeno trent’anni di immatricolazione, quindi scarsamente utilizzabili. Altre esenzioni sono valide solo temporaneamente, ad esempio per gli automobilisti che hanno acquistato una vettura alimentata a elettricità oppure ibrida. L’esenzione varia fra 3 o 5 anni ma, come accade per i termini di versamento, le Regioni (il Bollo auto, ricordiamo, è una tassa regionale) possono applicare scadenze differenti rispetto allo standard.
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Ultimo caso, le auto e le moto di interesse storico e collezionistico, con più di 20 anni ma meno di 30. In questo caso non si parla di esenzione ma di una riduzione. Sul Bollo auto è infatti previsto lo sconto del 50% sull’importo dovuto. Per il resto, non ci saranno scuse. Il Bollo dovrà essere versato regolarmente su tutte le auto adibite a trasporto di persone, a eccezione di quelle riservate ai cittadini con disabilità con esenzione riconosciuta da Aci e Agenzia delle Entrate. Per determinare l’importo, basterà inserire gli estremi del veicolo sul portale dell’Aci: sulla piattaforma sarà determinato non solo il dovuto ma anche l’eventuale sanzioni o interesse applicato.