Tradimento: si può chiedere il risarcimento all’amante? La risposta non è scontata

Il coniuge vittima di tradimento può rivalersi sull’amante e chiedergli un compenso a titolo di risarcimento? Analizziamo questa spinosa questione

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Uno dei capisaldi del matrimonio è la fedeltà. Nel momento in cui viene meno sorgono naturalmente dei problemi che possono poi arrivare fino alla separazione e al divorzio.

Spesso e volentieri si giunge a questo estremo per via di episodi fedifraghi, che vedono coinvolta anche una parte terza. La curiosità da soddisfare in questa sede è proprio quella di comprendere se la persona offesa o meglio tradita può rivendicare qualcosa a titolo di risarcimento nei confronti dell’amante. 

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Tradimento: è possibile essere risarciti dall’amante?

Assodato che la violazione dell’obbligo di fedeltà può portare l’addebito della separazione e nei casi più gravi anche al risarcimento dei danni da parte della parte traditrice, vediamo cosa prevede la giurisprudenza per quanto concerne l’amante.

In linea di massima ciò non può avvenire, così come decretato da una recente sentenza del tribunale di Padova che ha stabilito che l’amante non deve pagare in alcun modo il coniuge leso dal tradimento. 

Infatti stando alla motivazione della stessa, il dovere di fedeltà spetta unicamente sui coniugi e non su terzi. L’unica eccezione riguarda la condizione di afflizione, che non deve superare la soglia di tollerabilità. In quel caso può provocare lo sconvolgimento di un diritto costituzionalmente protetto.

Provando a spiegare il concetto in maniera più semplice, l’amante non è tenuto a risarcire il coniuge tradito a meno che il suo comportamento non sia profondamente lesivo di alcuni diritti fondamentali come la salute, l’onore o la dignità. 

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Per citare un esempio si può menzionare il caso di una moglie tradita che chiede i danni all’amante del marito che ostenta la propria relazione (diffondendo immagini o parlandone reiteratamente in ambienti frequentati da entrambe), in modo tale da generare oltre al tradimento anche una brutta umiliazione. Un comportamento che ha delle ripercussioni sull’onore della parte offesa, che a quel punto può tutelarsi legalmente. Insomma, difficile ma non propriamente impossibile.

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