Fare la spesa al supermercato sarà decisamente diverso dopo l’entrata in vigore di una legge europea. Ecco cosa cambia nelle abitudini dei consumatori
I cambiamenti epocali incidono sulle abitudini delle persone, condizionandone le scelte e i modi di fare. D’altronde non potrebbe essere diversamente, soprattutto se questi stravolgimenti hanno come chiaro intento quello di migliorare il mondo in cui viviamo.
A tal proposito dal 14 gennaio 2022 in Italia è entrata in vigore una disposizione una disposizione ideata dall’UE che mira a contrastare l’inquinamento da plastica, che nel vecchio continente ammonta a circa 26 milioni di tonnellate all’anno.
Dal 14 gennaio stop alla plastica monouso: le multe previste sono salatissime
Supermercato: cosa cambia dal 14 gennaio 2022
Andando nello specifico, nei supermercati del Bel Paese non sarà più possibile reperire la plastica monouso non compatibile e biodegradabile così come previsto dalla direttiva Sup (Single Use Plastic).
Dunque, stop a tutti gli utensili monouso, costituiti per oltre il 40% da materiale biodegradabile e non compostabile. Quindi, stavolta è davvero finita. Tra gli scaffali di grandi e piccoli supermercati i suddetti prodotti non saranno più presenti.
Scopriamo quindi a cosa bisogna rinunciare con l’entrate in vigore della disposizione UE:
- posate, piatti, bicchieri in plastica,
- cannucce,
- cotton fioc,
- borse di plastica,
- palloncini e aste da attaccare a sostegno dei palloncini,
- contenitori per alimenti in polistirene espanso,
- involucri e tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi,
- agitatori per bevande,
- attrezzi da pesca contenti plastica.
A ciò bisogna aggiungere l’integrazione delle norme sulla riduzione del consumo di tazze e bicchieri con i loro tappi e coperchi e contenitori per alimenti che vengono consumati sul posto o da asporto.
Plastica monouso, la svolta green è per tutti: multa per chi sgarra
A differenza del passato stavolta non sono ammesse trasgressioni. I venditori possono smaltire i suddetti materiali vendendoli, ma solo a patto che siano stati acquistati prima del 14 gennaio 2022.
Chi invece continua ad ordinarli e poi a rivederli nel periodo successivo va in contro a sanzioni decisamente salate che vanno da un minimo di 2.500 euro e arrivano ad un massimo di 25.000 euro. Quindi, se in qualche negozio vi capita di trovare materiale di plastica, probabilmente si tratta di scorte che possono ancora essere smistate.