Scenario da incubo in tutta Europa dove si teme un blackout in seguito ai vari cambiamenti nell’ambito del settore energetico. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
A partire dalle e-mail, passando per i social network, fino ad arrivare alla luce e agli elettrodomestici presenti nelle nostre abitazioni, ormai siamo del tutto dipendenti dall’energia. Grazie a quest’ultima, d’altronde, abbiamo la possibilità di far funzionare i vari apparecchi, che ci aiutano a semplificare molte operazioni ormai tipiche della nostra vita quotidiana. Ne sono un chiaro esempio gli smartphone, ormai alla portata di tutti, che per poter funzionare devono innanzitutto avere la batteria carica.
A tal fine, ovviamente, è necessario collegarsi all’energia elettrica. Una chiara dimostrazione di come ormai molti dei dispositivi a nostra disposizione non possano funzionare in piena autonomia. Proprio in un contesto del genere, quindi, non può non destare preoccupazione il rischio di blackout in tutta Europa in seguito ai vari cambiamenti nell’ambito, proprio, del settore energetico. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
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Energia, rischio blackout in Europa: cosa c’è da aspettarsi
Qualche tempo fa abbiamo parlato della possibilità che una grande tempesta solare possa provocare un blackout a livello globale della rete internet per via della vulnerabilità dei ripetitori utilizzati nei cavi sottomarini. Si tratta, è bene sottolineare, di una mera ipotesi, con la probabilità che una tempesta solare di questo genere si verifichi nei prossimi decenni, che va dall’1,6 al 12%.
Allo stesso tempo, però, si fa sempre più concreta l’ipotesi che si possa assistere nel breve periodo ad un blackout energetico in grado di colpire tutta l’Europa, come conseguenza dei vari cambiamenti a cui si sta assistendo proprio in tale settore. Stando a quanto si legge su Il Sole 24 Ore, infatti: “I sistemi elettrici europei e quello italiano sono esposti alla fragilità della transizione verde”.
Per poi aggiungere: “Al momento non sono in vista distacchi programmati o blackout (come quello avvenuto giorni fa a Berlino con centinaia di migliaia di persone restate al freddo per ore) ma il rischio è dietro l’angolo e gli esperti invitano alla prudenza per i prossimi mesi: dalle avvertenze del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) fino alle puntualizzazioni di uno studio di Alessandro Clerici del World Energy Council presentato in dicembre a un webinar dell’Entsoe, l’associazione europea delle reti di alta tensione, le indicazioni sono univoche. Attenzione alla tempesta perfetta, dicono“.
Energia, rischio blackout in Europa: tutto quello che c’è da sapere
Almeno per il momento, quindi, non sono previsti dei distacchi programmati. Tuttavia il settore energetico è ormai protagonista di diversi cambiamenti che potrebbero avere, anche nel breve periodo, un impatto non indifferente. Proprio in tale ambito, pertanto, a rivestire un ruolo fondamentale si annoverano le fonti rinnovabili.
Soffermandosi su quest’ultime è bene sapere che, in base ad un recente studio, l’eolico e il solare potrebbero riuscire a soddisfare circa l’80% della domanda di energia in molti luoghi del nostro pianeta. Il tutto senza doversi preoccupare di dover avere delle riserve. Dall’altro canto non mancano i dubbi in merito al passaggio alle rinnovabili, soprattutto per via del rischio di dover fare i conti con un blackout generalizzato, in grado di interessare l’Europa.
Un aspetto che non può passare di certo inosservato e per cui si invita, pertanto, a prestare attenzione ai possibili rischi derivanti dai vari cambiamenti in corso, almeno per quanto riguarda, appunto, il settore energetico. Il principale problema, infatti, è da rinvenire nella crescita troppo lenta delle fonti rinnovabili.
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Quest’ultime, in effetti, non sono sfruttate al massimo. Se tutto questo non bastasse, non sono facilmente gestibili. Fortunatamente non è ancora il caso di lanciare un allarme in tal senso. Tuttavia il rischio è sempre dietro l’angolo e per questo motivo non si può escludere che, anche nel breve periodo, si possa assistere a dei blackout generalizzati.