Bonus tiroide | 40 euro per pagare le bollette | Conto corrente rischio giacenza

Novità sul conto corrente ma anche agevolazioni in serie. Piuttosto interessanti quelle per le bollette e per chi soffre di disfunzioni alla tiroide.

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Il 2022 sarà un anno di transizione, in attesa di quella che dovrebbe essere la ripartenza del 2023. Un obiettivo annunciato, oltre che atteso. La promessa di un 2021 di risalita è stata mantenuta solo a metà. La risalita dei contagi ha frenato il ripristino di una piena normalità e il quadro economico del Paese, nonostante alcuni segnali positivi, risulta ancora compromesso dalla pandemia. Alcune novità, tuttavia, verranno introdotte già a partire da quest’anno. Il quale, come detto, rappresenterà un periodo di accompagnamento alla ripartenza post-pandemica, attraverso alcune disposizioni che cambieranno alcune strategie, sia in relazione al Fisco che alle abitudini quotidiane.

Conto corrente, quanto tenere in giacenza

La lotta all’evasione fiscale resta una priorità. E il conto corrente, già a partire da gennaio, conoscerà alcune limitazioni importanti. L’abitudine di tenere troppi soldi sul proprio conto non è certo una novità del 2022. Fino a questo momento, però, la stasi del denaro in giacenza non aveva comportato effetti più deleteri della cosiddetta imposta di bollo. In un momento di crisi economica, le cose stanno diversamente. Al netto della prudenza nell’effettuare degli investimenti, tenere somme di riserva in modo eccessivo sul conto corrente finirebbe per produrre effetti decisamente deleteri, sia nel breve che nel lungo termine. Il problema è che non solo i contribuenti ma anche le banche stesse si ritroverebbero a dover fare i conti con un rischio di stagnazione. La soglia dei 5 mila euro resta valida anche ora, in quanto limite entro il quale si risparmierà l’imposta di bollo da 34,20 euro l’anno (100 per le persone giuridiche). Un primo passo, trattandosi di cifre sostanzialmente legate al quotidiano. Per importi al di sopra dei 100 mila euro, il rischio è quello della chiusura del conto.

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Tiroide, a quanto ammonta l’assegno Inps

Una ghiandola tanto piccola, quanto fondamentale. La tiroide è un equilibratore essenziale per il nostro organismo: le patologie legate a disfunzioni tiroidee, infatti, possono provocare delle conseguenze importanti, differenziate, in termini di agevolazioni previdenziali, in base alla loro gravità e sintomatologia. In alcuni casi, chi soffre di problemi alla tiroide potrebbe incorrere in gravi problematiche legate alla stessa autonomia quotidiana. E, per questo, l’invalidità attribuita sale a percentuali elevate, comportando assegni variabili da parte dell’Inps fra i 290 e i 525 euro. Agevolazioni attribuite con un requisito comune, ovvero la presenza di livelli anomali di ormoni tiroidei. Nel 2022, gli idonei al trattamento riceveranno 291,60 euro al mese, ovvero l’importo base per i casi meno gravi. Un assegno da 525,17 euro, invece, sarà attribuito ai casi più gravi. Ovvero ai contribuenti maggiormente invalidati dalle disfunzioni tiroidee nelle mansioni quotidiane. La richiesta dovrà essere inoltrata direttamente all’ente.

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Bollette, arriva la card del risparmio

Il periodo di incertezza economica non si riflette solo sul piano pratico ma anche sul fronte dei pagamenti. Anzi, per la verità è proprio l’attività di riscossione a spaventare i contribuenti. Oltre che, naturalmente, il momento storico di rincaro del costo delle utenze. Un aspetto, quest’ultimo, che mette gli italiani di fronte a una situazione tutt’altro che semplice, in quanto l’aumento dei costi di luce e gas cade in corrispondenza alla flessione economica che ha colpito soprattutto il ceto medio. Per questo, nel 2022, il Ministero dell’Economia mette a disposizione dei cittadini una card volta proprio al contrasto dei rincari, ricaricabile con un importo di 80 euro ogni due mesi. I destinatari sono proprio i nuclei familiari che versano in condizioni economiche più precarie.

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La somma in questione potrà essere utilizzata non solo per le bollette ma anche per pagare la spesa alimentare, acquistare farmaci e addirittura effettuare visite mediche. Un’agevolazione regolamentata secondo i requisiti previsti dal Dl 112/2008. Ai beneficiari sarà infatti richiesto un Isee inferiore a 7.120,39 euro, ovvero lo stesso importo anche per i redditi totali percepiti. Unica eccezione per gli over 70, il cui limite di reddito sarà di 9.493,86 euro.

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