Bonus 100 euro: ecco chi lo vedrà sul serio in busta paga

Il bonus 100 euro ci sarà anche col nuovo anno, ne ha diritto un’ampia fetta di lavoratori dipendenti, ma occhio ai tagli.

100 euro (Pixabay)
100 euro (Pixabay)

La prima cosa da considerare è che anche con l’anno nuovo, è confermato il bonus 100 euro. Quindi, ci sarà senz’altro, insieme a diverse novità come il bonus sicurezza. Non interessano le novità sugli scaglioni IRPEF o altre riguardanti il Fisco, questo bonus continuerà ad esistere e a spettare a chi di dovere, grazie al reddito.

In base sempre a questo infatti, c’è ancora un’ampia platea di aventi diritto. Ma attenzione, non è detto che vi rientrino tutti. Sempre meglio dare un’occhiata ad eventuali ritocchi con l’ultimo bonus 100 euro, per non rimanere delusi dalla propria esclusione da quello che è l’ex bonus Renzi, per intenderci.

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Il bonus 100 euro nel 2022

Praticamente, per il 2022, il famoso bonus 100 euro verrà applicato ancora una volta ai lavoratori dipendenti considerati a basso reddito. La soglia prevista è 15.000 euro, mentre superata la soglia dei 28.000 euro, il bonus non viene riconosciuto. La cosa strana è che da 15mila a 28mila vi sarebbe un’ampia forbice. Ebbene, per chi si trova in questo limbo, il bonus 100 euro potrebbe spettare oppure no a seconda dei casi.

Da ricordare che questo si distanzia dal bonus con uno zero in più, ovvero il bonus 1.000 euro, che invece appartiene ai lavori fragili. Quello per i dipendenti con il reddito basso, dicevamo, può anche spettare, ma solo in misura ridotta, qualora ci fossero particolari detrazioni fiscali applicate in busta paga. Parliamo per esempio di quelle applicate per i carichi familiari o per il lavoro dipendente o ancora altre.

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La riforma fiscale, ha ancora al suo interno tale bonus, ma come mai è stato scelto di nuovo dal Governo? Perché si vuole garantire un ulteriore risparmio fiscale a chi avesse meno possibilità. Ed è qui che entrano in gioco gli scaglioni IRPEF che passano da 5 a 4, poiché questa mossa va ad alleggerire di più quello chiamato ceto medio. Infine, la riforma fiscale che passa al 2022, includerà anche risparmi fiscali per i pensionati, per i lavoratori autonomi e per i professionisti con l’abolizione dell’IRAP.

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