Pensione, quando toccherà ai nati negli anni ’50? La verità che non ti aspetti

Quando potranno andare in pensione le persone nate negli anni ’50? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

pensione anni 50
Foto © AdobeStock

Il 2022 è ormai iniziato da qualche giorno e sono in molti ad essere curiosi di scoprire cosa porterà con sé il nuovo anno. In particolare la speranza comune è che possa portare con sé delle notizie positive, dato che giungiamo, purtroppo, da due anni particolarmente complicati a causa del Covid. Per molti riuscire a sostenere le varie spese risulta sempre più difficile.

A rivestire un ruolo particolarmente importante in tale ambito, pertanto, si annoverano il lavoro prima e la pensione poi. Ebbene, soffermandosi su quest’ultima sono in molti a chiedersi, ad esempio, quando potranno accedere al trattamento pensionistico le persone nate negli anni ’50. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Pensione a rischio, occhio al pignoramento: la verità che non ti aspetti

Pensione, occhio all’anno di nascita: tutto quello che c’è da sapere

Dopo aver trascorso la maggior parte della propria esistenza a lavorare, è normale che si desideri finalmente staccare la spina, accedendo ad esempio al trattamento pensionistico. A tal fine, come noto, bisogna essere in possesso di determinati requisiti, tanto da chiedersi quando potranno andare, ad esempio, in pensione le persone nate negli anni ’50.

Ebbene, come è facile intuire, dato che è possibile accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 67 anni, coloro che sono nati nel 1950 non devono ricorrere alla pensione anticipata per poter accedere a questo tipo di trattamento economico. Ma non solo, è bene ricordare che, a partire dal 1° gennaio 2011, i lavoratori dipendenti e iscritti ai fondi pensione sostitutivi e integrativi, devono raggiungere quota 96.

Ovvero bisogna aver maturato almeno 60 anni di età e 36 di contributi, oppure 61 anni di età e 35 anni di contributi. Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, invece, bisogna raggiungere quota 97, ovvero avere almeno 61 anni e 36 anni di contributi oppure 62 anni di età e 35 anni di contributi.

Pensione, quando possono andarci coloro nati dal 1951 al 1955

Come già detto, per accedere alla pensione di vecchiaia bisogna avere almeno 67 anni di età. Proprio per questo motivo nel 2022 potranno andare in pensione coloro che nati nel periodo compreso dal 1951 al 1955, a patto che abbiano alle spalle almeno 20 anni di contributi.

Sempre in tale ambito, inoltre, è bene ricordare che è possibile andare in pensione, a prescindere dal requisito anagrafico, nel caso in cui si abbia un’anzianità contributiva pari almeno 40 anni. Soffermandosi su quest’ultimi, 35 anni devono essere contributi effettivi, mentre gli altri 5 anni possono anche essere il risultato di contributi figurativi.

Pensione, quando toccherà a coloro nati nel 1956

Qualche giorno fa abbiamo visto assieme chi può andare in pensione nel 2022 grazie a Quota 102. Ebbene, tra i soggetti interessati da tale misura si annoverano coloro nati nel 1956. Quest’ultimi possono, in questo modo, andare in pensione un anno prima rispetto all’età necessaria per accedere alla pensione di vecchiaia.

Per poter andare in pensione con Quota 102, ricordiamo, bisogna avere almeno 64 anni di età e 38 anni di contributi. Ne consegue, pertanto, che possono beneficiare di tale misura tutti coloro che, nel 2022, hanno un’età pari o superiore a 64 anni. Oltre a coloro nati nel 1956, quindi, si annoverano anche i nati nel 1957 e 1958.

Pensione, quando possono uscire dal lavoro i nati nel 1959

Visti i requisiti richiesti, pertanto, non possono accedere a Quota 102, nel 2022, coloro nati nel 1959. Proprio in tale ambito, quindi, sorge spontanea una domanda: quando possono uscire dal mondo del lavoro coloro che hanno meno di 63 anni.  Ebbene, quest’ultimi possono andare in pensione solamente nel caso in cui possano accedere ad una delle misure che permettono di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.

In particolare è possibile uscire tramite pensione anticipata in caso di lavoratori precoci o che svolgono lavori usuranti. Soffermandosi su quest’ultimi è necessario che il lavoro usurante venga svolto per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

Reddito di cittadinanza e falsi invalidi, occhio ai furbetti: rubati 15 miliardi in due anni

Stabilire a priori quando possano andare in pensione le persone nate negli anni ’50, pertanto, non è possibile. Questo in quanto tutto può cambiare in base all’età del soggetto richiedente.

Gestione cookie