Sono trascorsi 10 anni dal naufragio della Costa Concordia: una tragedia che nessun risarcimento potrà mai cancellare.
La sera del 13 gennaio 2012 la nave da crociera Costa Concordia ha urtato le Scole, un gruppo di scogli al largo dell’Isola del Giglio. Un impatto che ha causato l’apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo, provocando il suo parziale affondamento. A bordo della nave, salpata da Civitavecchia per Savona, vi erano 4.229 persone, di cui 3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio.
In 32, purtroppo, persero la vita, mentre 157 persone sono rimaste feriti. Per quella tragedia il comandante della nave, Francesco Schettino, è stato condannato, nel maggio del 2017, a 16 anni per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave. Le famiglie delle vittime e i passeggeri, dal loro canto, hanno ricevuto dei risarcimenti, che non potranno comunque mai cancellare quanto successo.
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Costa Concordia, a quanto ammontano i risarcimenti: tutto quello che c’è da sapere
In seguito a quanto accaduto, ovviamente, vi è stato un processo, con le famiglie delle vittime e i passeggeri che hanno ricevuto dei risarcimenti, per un valore complessivo pari a circa 84 milioni di euro. Entrando nei dettagli ricordiamo che al termine del processo Costa Crociere risarcì circa l’85% delle persone presenti a bordo. In particolare 2.623 accettarono la transazione per un importo totale di 66,5 milioni di euro. Somma, quest’ultima, che comprendeva il risarcimento riconosciuto ai familiari delle persone decedute durante il naufragio, ovvero in totale pari a 24,5 milioni di euro in totale.
In base a quanto riportato da Il Post, quindi, la somma versata dalla compagnia è stata pari a circa 16 mila euro a testa. Per quanto riguarda le famiglie dei passeggeri deceduti, invece, il risarcimento è stato pari a circa un milione di euro. Ad accettare tali risarcimenti anche 964 membri dell’equipaggio. In questo caso l’importo complessivo è stato pari, complessivamente, a circa 17,5 milioni di euro. Importi da molti considerati inadeguati, tanto che una parte di passeggeri ha deciso di rifiutare.
Costa Concordia, passeggero risarcito con oltre 90 mila euro per lo stress
A proposito di risarcimenti, inoltre, ricordiamo che il Tribunale di Genova ha deciso che Costa Crociere dovrà risarcire con circa 92.700 euro un naufrago della Costa Concordia per danno da stress post – traumatico subito a causa dell’incidente che avuto luogo il 13 gennaio 2012. Rappresentato in tribunale dal Codacons, il passeggero in questione si è quindi visto riconosce il danno patrimoniale e anche quello non patrimoniale.
Una sentenza che potrebbe rappresentare un precedente giuridico importante per nuove cause che potrebbero essere quindi intentate dai naufraghi della Costa Concordia, per via del disturbo da stress post traumatico causato non solo al naufragio in sé, ma anche da quanto avvenuto nel corso delle operazioni di salvataggio. Proprio in tale ambito il Codacons ha di recente annunciato, così come si evince da un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito, una nuova class action contro Costa Crociere.
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“Stiamo per lanciare una nuova azione risarcitoria in favore di tutti i naufraghi della Costa Concordia che hanno subito un trauma da naufragio – ha fatto sapere il presidente Carlo Rienzi – La giustizia italiana ha infatti accertato l’esistenza di un danno da stress post -traumatico per chi, il 13 gennaio 2012, si trovava a bordo della Concordia, stabilendo un risarcimento da 92 mila euro in favore del passeggero Ernesto Carusotti rappresentato in tribunale dal Codacons. Una sentenza che spiana la strada ai risarcimenti in favore di tutti coloro che, a 10 anni di distanza dall’incidente, abbiano subito ripercussioni psicologiche e intendano far valere i propri diritti“.