Contrassegno disabili, sciogliamo i dubbi: a chi spetta e come chiederlo

Il contrassegno disabili non serve solo per i parcheggi. Le agevolazioni concesse sono diverse ma non basta la Legge 104 per ottenerlo.

Contrassegno disabili
Foto © AdobeStock

Sarà capitato a ognuno di noi di notare, posto sul cruscotto di qualche auto, il bollino che contrassegna la presenza di una persona disabile a bordo. Si tratta di un documento ufficiale a tutti gli effetti, obbligatorio per usufruire delle agevolazioni previste per chi viaggia. I requisiti di ottenimento del contrassegno disabili sono determinati dalla Legge 104: l’obiettivo è migliorare la vita quotidiana di chi patisce una condizione di disabilità, autorizzando il veicolo a sostare su aree apposite risparmiando a chi lo accompagna l’incombenza di cercare a lungo un posto o di dover pagare la sosta. Come detto, si tratta di una certificazione che autorizza a determinate agevolazioni. E, per questo, ottenerlo richiede il rispetto di un’apposita normativa.

Il contrassegno per i disabili va esibito dietro il parabrezza dell’auto per segnalare la presenza di disabili a bordo. Le cause determinanti possono essere diverse: dalla cecità alle difficoltà motorie. Il segnale non entra nello specifico ma concede le medesime agevolazioni. Oltre al parcheggio in spazi riservati e in modo gratuito sulle strisce blu, sarà possibile accedere nelle aree a traffico limitato (Ztl) senza incorrere in multe. Inoltre, le zone parcheggio riservate ai disabili si trovano praticamente in ogni contesto: dalle semplice strade urbane ai supermercati, fino agli aeroporti, stazioni e quant’altro.

I permessi legge 104 sono cumulabili? L’attesa risposta per chi assiste persone disabili

Contrassegno disabili: come richiedere la certificazione

Inizialmente contraddistinto da un colore arancione, con il DPR 151/2012 si è passati all’attuale colorazione blu e bianca, con validità estesa anche a tutti i Paesi dell’Unione Europea. In pratica, qualora si dovesse andare all’estero per qualche ragione, non sarà necessario chiedere certificazioni apposite. Il contrassegno disabili è infatti disciplinato da un’apposita normativa europea, tanto da essere definito CUDE, ovvero Contrassegno Unificato Disabili Europeo. I requisiti necessari per richiedere la certificazione vengono esaminati dalle commissioni mediche dell’Inps, le quali hanno il compito di rilevare che le condizioni corrispondano a quanto previsto dalla legge. Il bollino può essere temporaneo oppure definitivo. In questo caso, la certificazione varrà per cinque anni e, una volta scaduta, sarà il medico di famiglia a redigere il certificato da presentare al Comune per la richiesta di rinnovo.

Figli disabili, un aiuto insperato: si chiama Assegno unico, come averlo

Per quanto riguarda i requisiti, il contrassegno disabili spetta a tutti coloro con certificate condizioni corrispondenti a cecità o ridotta capacità di deambulazione. La richiesta dovrà essere effettuata alla Asl competente, per il rilascio del certificato da consegnare al Comune allegandolo alla domanda da presentare. Un aspetto importante riguarda l’auto che trasporta il disabile: qualora egli non sia a bordo, il bollino non avrà chiaramente alcuna validità. Si può però spostare il contrassegno anche a un’altra auto, qualora trasporti la persona che ne ha diritto. Un altro aspetto da attenzionare è il parcheggio ad personam: ovvero un’area di sosta riservata nominalmente a una sola persona, ad esempio un residente.

Gestione cookie