Busta paga ricca di novità per alcuni lavoratori nel 2022. Tra Bonus Renzi e credito Irpef scopriamo cosa aspettarci con il nuovo anno.
La Legge di Bilancio 2022 introduce importanti novità in diversi settori. Pensioni, assegni familiari, bonus e prestazioni, i cambiamenti sono molteplici e ognuno inciderà in diversa misuri sulle famiglie italiane e sui lavoratori. Anche la busta paga subirà delle modifiche. Si assisterà a sparizioni e conferme, a incrementi e nuove detrazioni. Tanti punti, dunque, da conoscere per sapere cosa aspettarsi dalla retribuzione del nuovo anno.
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Busta paga 2022, cosa ne sarà del Bonus Renzi?
I lavoratori scopriranno che nella busta paga verrà compiuta una piccola rivoluzione dovuta alla riforma delle aliquote Irpef e all’introduzione di nuove detrazioni fiscali. Il dilemma per tanti cittadini riguarda il Bonus Renzi, un credito di 100 euro per chi ha un reddito inferiore a 15 mila euro e per i dipendenti con reddito non superiore a 28 mila euro. La riforma prevede che tale credito venga inglobato dalle detrazioni Irpef ad eccezione dei lavoratori la cui situazione risulterà penalizzata dall’unione tra nuove aliquote e detrazioni fiscali.
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Nello specifico, qualora l’importo delle detrazioni dovesse superare il trattamento integrativo il Bonus Renzi continuerà ad essere erogato per un massimo di 1.200 euro all’anno. Il calcolo terrà conto della differenza tra detrazioni (familiari a carico, spese sanitarie, redditi da lavoro dipendente… ) e l’Irpef lorda.
Limiti di reddito, importo differente
Alcuni lavoratori, dunque, continueranno a ricevere il Bonus Renzi ma l’importo varierà in base alla situazione reddituale. Restando al di sotto dei 28 mila euro all’anno si riceverà l’intera somma, 100 euro. Per redditi compresi tra 28 mila e 35 mila euro l’importo scenderà a 80 euro per diminuire progressivamente fino ad azzerarsi per redditi fino a 40 mila euro.
Nel 2022 le detrazioni affiancate al Bonus Renzi cambieranno e la busta paga sarà, dunque, differente. Le variazioni saranno minime per i lavoratori con redditi inferiori a 15 mila euro che, come detto, continueranno a ricevere il credito di 100 euro e le detrazioni fiscali. Superando tale cifra ma restando al di sotto dei 50 mila euro, invece, le detrazioni non potranno superare il limite di 3.100 euro all’anno. I lavoratori autonomia, poi, vedranno riconoscersi una detrazione di 1.265 euro per redditi fino a 5 mila euro che andrà riducendosi man mano che ci si avvicinerà ai 50 mila euro.