Pensione, a quale età e con quanti anni di contributi si potrà uscire dal mondo del lavoro nel 2022? Un semplice schema sulle varie opzioni scioglierà ogni dubbio.
Il 2022 è stato tanto atteso per differenti ragioni. Si spera sia l’anno in cui il Covid non spaventerà più, l’anno in cui si possa uscire dalla crisi economica e in cui i cambiamenti portino buoni frutti. Gli aumenti delle pensioni, i bonus attivi, le assunzioni in programma rappresentano l’aspetto positivo del nuovo anno. I rincari e la risalita dei contagi, invece, sono una piaga che tutti i cittadini hanno già cominciato ad affrontare. In questo contesto complicato e ancora confuso, rimangono dubbi sulla pensione e sui nuovi sistemi introdotti dopo Quota 100. Siamo qui per sciogliere i nodi presentando con chiarezza le possibili strade da intraprendere nel 2022.
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Pensione di anzianità contributiva e di vecchiaia, le direttive nel 2022
Con riferimento ai soli contributi, nel 2022 sarà possibile andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. I 41 anni di contributi, poi, sono richiesti per specifiche categorie di persone quali disoccupati, caregiver, invalidi civili e lavoratori che svolgono mansioni gravose.
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La pensione di vecchiaia, invece, potrà essere raggiunta a 67 anni di età e 20 anni di contributi alle spalle. Per quanto riguarda, poi, i lavori gravosi nel 2022 sarà possibile andare in pensione a 66 anni e 7 mesi con 30 anni di contributi accumulati.
Quota 102, cosa prevede
Dopo aver detto addio a Quota 100, nel 2022 si è dato il benvenuto a Quota 102 che rimarrà attiva solo per l’anno in corso. Si potrà andare in pensione anticipata raggiunti i 64 anni di età e avendo accumulato 38 anni di contributi. Non dimentichiamo, poi, Opzione Donna, il sistema pensionistico che consente alle donne di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro rispettando alcune condizioni. Il riferimento è al raggiungimento dei 58 anni di età con 35 anni di contributi per le lavoratrici dipendenti e 59 anni di età con 35 anni di contributi per le lavoratrici autonome.
Infine, tra le strade percorribili nel 2022 ricordiamo l’Ape Sociale. Soggetti appartenenti a specifiche categorie (portantini, autisti, magazzinieri e maestre sono alcune delle nuove figure inserite nella lista) potranno andare in pensione a 63 anni di età con 36 anni di contributi alle spalle. Il limite scende a 30 anni per i disoccupati e gli invalidi.