Buone notizie in arrivo per molti automobilisti che potranno ottenere i rimborsi per ritardi grazie al programma cashback in autostrada. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Come noto il precedente governo a guida Conte ha deciso di introdurre il bonus cashback, con il chiaro intento di poter incentivare l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici. Allo stesso tempo lo scopo era quello di disincentivare, dall’altro canto, i pagamenti in contante. Una misura che ha attirato in poco tempo l’interesse di un gran numero di persone, ma che non è stata in seguito riconfermata.
L’ultimo giorno disponibile per poter partecipare a tale programma, infatti, è stato lo scorso 30 giugno. Proprio sulla scia di tale iniziativa, però, è possibile annoverare un’altra che farà molto piacere a un gran numero di automobilisti. Finalmente, infatti, è possibile ottenere, in determinati casi, i rimborsi per i ritardi grazie al programma cashback in autostrada. Ma chi ne ha diritto e come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Autovelox, non pagare la multa è possibile: ecco quando
Cashback in autostrada, in arrivo rimborsi per i ritardi: tutto quello che c’è da sapere
Qualche giorno fa abbiamo visto assieme cinque cose che è meglio controllare prima di fare la revisione dell’auto, onde evitare possibili inconvenienti. Oggi, invece, parliamo del rimborso di cui potranno beneficiare molti automobilisti grazie al cosiddetto Cashback in autostrada.
Quest’ultimo offre la possibilità di ottenere un rimborso dal 5% al 100% dei pedaggi autostradali, per far fronte ai disagi causati dai ritardi nella percorrenza della tratta. Ebbene, proprio dal mese di gennaio 2022 partiranno i rimborsi relativi alla fase sperimentale del cashback autostrada. Entrando nei dettagli tale rimborso scatta a partire da 15 minuti di ritardo ed è pari, ad esempio, al:
- 100% del pedaggio in caso di ritardo compreso tra 15 minuti e 29 minuti, se il tratto da percorrere è compreso tra 0-29 Km;
- 100% del pedaggio per ritardi superiori a 120 minuti, a prescindere dai chilometri della tratta;
- 50% del pedaggio se, ad esempio, il ritardo è compreso tra 15 e 29 minuti per una tratta che va da 50 a 99 km.
Per quanto riguarda il calcolo dei ritardi e il tempo medio di percorrenza si fa riferimento a Google Maps. Sottolineiamo, inoltre, che non si ha diritto ad alcun rimborso per ritardi fino a 15 minuti.
Cashback in autostrada, in arrivo rimborsi per i ritardi causa cantieri
Ricordiamo che il cashback autostrade ha fatto ufficialmente il suo ingresso il 15 settembre 2021, con la fase sperimentale che è terminata il 31 dicembre dell’anno scorso. L’importo del rimborso, come già detto, è proporzionato al ritardo e al chilometraggio da percorrere. Ma non solo, è bene sapere che si ha diritto a tale misura solamente nel caso in cui il ritardo sia causato dalla presenza di cantieri che provocano un restringimento della carreggiata e, di conseguenza, una riduzione della corsia di viabilità.
Per ora si ha diritto a tale rimborso solo sulla rete Aspi, ovvero di Autostrade per l’Italia, ed è rivolto a tutti, a prescindere dal mezzo che si guida. Sono pertanto ammessi auto, furgoni, ma anche camion, moto o altro. Sono esclusi, invece, al momento gli aderenti a consorzi. A tal proposito, comunque, come si evince dal sito di Free To X: “Per i consorzi il servizio verrà attivato nei prossimi mesi, con la possibilità di recuperare retroattivamente tutti i transiti rimborsabili a partire dal 15 settembre 2021“.
Cashback in autostrada, in arrivo rimborsi per i ritardi: come funziona
L’entrata in vigore del programma Cashback in autostrada, come già detto, è stata a settembre, ma i primi soldi arriveranno proprio a partire da gennaio del 2022. A tal proposito è bene sapere che il rimborso è automatico solo per chi ha il Telepass o un altro sistema di telepedaggio e lo registra su un’apposita applicazione.
Quest’ultima non è altro che l’app Free To X attraverso la quale, chi non ha il Telepass, può provvedere a fare apposita segnalazione. Il tutto avendo cura di allegare lo scontrino del pedaggio. In questo modo, infatti, è possibile dimostrare di aver percorso una certa tratta e aver subito un disagio per via dei ritardi.
Bollo auto cancellato? Facciamo chiarezza: chi può sorridere
Coloro che hanno utilizzato tale App e pagato il pedaggio con carta o in contanti, quindi, se aventi diritto si vedranno accreditare il rimborso direttamente sul proprio conto corrente. Per quanto riguarda i possessori di Telepass, invece, il rimborso avviene in modo automatico. Un’ottima notizia, quindi, per tutti quegli automobilisti che si ritrovano a dover fare i conti con dei ritardi e che possono finalmente ottenere un rimborso per il disagio subito.