Cosa bisogna sapere sul bollo auto 2022? Quando va pagato? Chi è esentato dalla “seccante” tassa? Ecco tutte le specifiche del caso
Il bollo auto si preannuncia una costante del 2022. Nel corso del 2020 e del 2021 ci sono state diverse proroghe e sospensioni a causa dei vari lockdown previsti per il covid.
Stavolta lo scenario è totalmente cambiato e non sono previste ulteriori agevolazioni: in caso di mancato pagamento interviene l’Agenzia delle Entrate per regolare la situazione.
Vediamo quindi cosa bisogna sapere per quanto concerne le regole da seguire nel 2022 e quando è necessario adempiere a questa tassa mai propriamente amata dal popolo del Bel Paese.
Bollo auto 2022, ci sono regole tassative: cosa bisogna assolutamente sapere
Il primo parametro da tener presente è la scadenza. Se questa risale al 31 dicembre 2021, il tempo a disposizione per pagare il bollo va dal 1 al 31 gennaio 2022. Se la deadline è fissata per fine gennaio, il bollo va saldato entro il termine di febbraio e così via.
Non esiste quindi una data univoca, tutto dipende da quando è stato immatricolato il veicolo. Si tratta di una tassa regionale, ragion per cui l’importo corrisposto finisce nelle casse della regione in cui è registrato il veicolo.
L’ammontare della tassa è invece determinato dalla normativa comunitaria sulle emissioni inquinanti presente sulla carta di circolazione. Così facendo si può valutare quale direttiva interessa la vettura e quindi moltiplicare il valore corrispondente per ogni kW di potenza del veicolo.
Per quanto concerne le sanzioni amministrative per gli inadempienti, fino a qualche anno fa scattava una multa pari al 30% del tributo. La legge numero 157 del 25 aprile 2019 ha però esteso i termini del ravvedimento operoso oltre i 12 mesi. In pratica il proprietario è tenuto a versare una somma aggiuntiva a titolo di contravvenzione pari a 4,29% se il saldo avviene entro 12 mesi o del 5% se il tributo viene versato oltre i 2 anni dalla scadenza.
Bollo auto, attenti alla scadenza: truffe e sanzioni sono dietro l’angolo
Chi non paga per 3 anni consecutivi rischia invece la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) con conseguente ritiro della carta di circolazione e della targa della vettura.
Sono esentati dalla corresponsione del bollo auto i possessori di auto adibite al trasporto dei disabili oppure i proprietari di macchine d’epoca ultratrentennali e chi possiede un auto elettrica.