Lo stipendio di un medico di base dipende da diverse variabili. Scopriamo quali sono per capire quanto guadagna il professionista.
La professione del medico di base comporta dei guadagni variabili in base al numero di pazienti, all’anzianità di servizio, alla reperibilità di notte. Lo stipendio medio netto e lordo, dunque, differisce da professionista a professionista ma rimane una somma considerevole che spinge tanti neo laureati in medicina a voler proseguire il proprio percorso intraprendendo questa strada. Prima di scoprire quanto guadagna faremo una breve panoramica sui compiti del medico di base con riferimento ad ogni singolo paziente.
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Il medico di base e le prestazioni ai pazienti
Compito principale del medico di base è fornire cura e assistenza a tutti i suoi pazienti. Il Ccnl di riferimento riporta come obblighi del professionista una serie di controlli specifici. Rientrano tra i doveri la misurazione della pressione, la prescrizione di farmaci e visite, la prescrizione di terapie necessarie, la prestazione di attività di prevenzione e l’esecuzione di diagnosi ed educazione sanitaria.
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Il professionista, poi, deve fare i vaccini, eventuali medicazioni, rendersi reperibili in giorni e fasce orarie prestabilite, compilare certificati medici per il lavoro e procedere con l’invio telematico. Infine, il medico di base ha l’obbligo di compilare e conservare la cartella clinica del paziente aggiornandola ad ogni visita di controllo. Svariati compiti, dunque, di rilevante importanza ma quanto guadagna per eseguirli?
Stipendio di un medico di base, a quanto ammonta
Il medico di base ha un guadagno di 70 euro lordi a paziente con un numero totale di pazienti inferiore a 500 e di 35 euro lordi per un totale superiore a 500. In Italia, ogni dottore può avere in cura al massimo 1.500 pazienti. Di conseguenza, lo stipendio mensile di un medico di base può superare i 7.500 euro mensili lordi.
Il numero di assistiti, dunque, è la variabile che influisce maggiormente sul guadagno del professionista. Occorre tener conto, poi, di un secondo rilevante fattore, l’anzianità di servizio. Con l’aumentare degli anni di esperienza aumenta anche la retribuzione. Si stima, infatti, che un medico di base con alle spalle circa 10 anni di esperienza possa arrivare a guadagnare 150 mila euro lordi all’anno con 1.500 pazienti da gestire.