In caso di ritardi nei versamenti delle imprese, gli enti pubblici inviano un’alert agli organi di controllo per monitorare la situazione ed evitare fallimenti. Scopriamo quando avviene la segnalazione.
Gli organi di controllo hanno il compito di rimediare ad una presunta crisi di un’impresa segnalata dai creditori pubblici qualificati. Fisco, Inps e Agenzia della Riscossione devono monitorare attentamente i movimenti e le mancanze che lanciano un allarme di possibile crisi e insolvenza che potrebbero portare al fallimento dell’impresa. E’ quanto stabilito dalla Legge di conversione del Decreto Legge 152/2021 tenendo conto che l’allerta rimarrà solamente interna e che spetterà all’imprenditore approvare o meno l’adozione della nuova procedura di composizione negoziata.
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Ritardi nei versamenti, quando avvengono le segnalazioni
I creditori pubblici qualificati devono segnalare agli organi di controlli eventuali ritardi nei versamenti di imposte e tributi. I professionisti saranno poi in grado di distinguere situazioni ancora gestibili in autonomia da situazioni di crisi profonda. Ad esempio, un ritardo nel pagamento dell’IVA potrebbe essere una dimenticanza facile da regolarizzare.
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Quando, invece, a non essere versate sono somme più sostanziose e il ritardo accumulato diventa sempre maggiore (più di 150 giorni), è possibile che la dimenticanza nasconda problematiche più rilevanti. Gli organi di controllo hanno il dovere di investigare interpellando gli amministratori dell’impresa in difficoltà e chiedendo le soluzioni applicate per risolvere la situazione. La risposta verrà valutata attentamente per capire se le azioni messe in atto sono realmente efficaci per risolvere le cause dei ritardi nei versamenti. Inoltre, saranno controllati i dati consuntivi e prospettici nonché l‘assetto contabile ed amministrativo.
Le possibilità dopo le verifiche degli organi di controllo
Una segnalazione di possibile crisi ipotizzata in seguito a svariati ritardi nei pagamenti porta ad una serie di verifiche e al monitoraggio dell’impresa in difficoltà. Nel momento in cui la strada intrapresa dagli amministratori per uscire dalla crisi dovesse risultare poco valida e concreta, i professionisti degli organi di controllo potrebbero spingere per ricorrere alla composizione negoziata oppure ad altri strumenti risolutori della problematica. In alternativa, potranno seguire l’impresa sulla strada già intrapresa e offrire un’ancora di salvezza solo se necessario.
Gli amministratori hanno, comunque, l’obbligo di mostrare una reazione e di agire prontamente per evitare un fallimento. Se così non fosse, gli organi di controllo potrebbero applicare gravi sanzioni arrivando a denunciare i protagonisti della vicenda.