Isee, occhio alla giacenza media: come non perdere assegno unico e bonus

Occhio alla giacenza media ai fini Isee, in quanto in caso di errori si rischia di perdere l’accesso a diverse misure, quali assegno unico e bonus. Ecco cosa c’è da sapere.

Isee giacenza media
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Ormai da qualche giorno abbiamo salutato il 2021 per dare il benvenuto al 2022. Un nuovo anno che, si spesa, possa portare con sé delle notizie positive, soprattutto considerando che gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto negativo del Covid. Proprio in tale ambito giunge in nostro aiuto l’esecutivo attraverso bonus e agevolazioni di vario genere, rivolti in particolar modo alle famiglie con reddito basso. Nella maggior parte dei casi, per poter usufruire di queste misure bisogna presentare l’Isee.

Quest’ultimo, in effetti, rivestirà un ruolo particolarmente importante anche nel corso dell’anno appena iniziato, in quanto sarà necessario per poter beneficiare di diversi benefici, come l’assegno unico. Proprio in tale ambito, pertanto, invitiamo a prestare massima attenzione alla giacenza media, così come agli dati utili per ottenere tale indicatore, in quanto, in caso di errori, si rischia di non poter accedere a diverse agevolazioni, pur avendone diritto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Isee 2022, il valore fondamentale: a cosa stare attenti per non perdere bonus e agevolazioni

Isee 2022, occhio alla DSU: tutto quello che c’è da sapere

A partire dal reddito di cittadinanza passando per l’assegno unico, fino ad arrivare a bonus e sussidi di vario genere, l’Isee nel 2022 sarà necessario per molte agevolazioni. Questo indicatore, è bene ricordare, può essere calcolato in qualsiasi momento dell’anno, ma è valido solamente fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene effettuata la relativa richiesta. Proprio questo motivo si attende, nel corso delle prime settimane dell’anno appena iniziato, una vera e propria corsa per cercare di ottenere tale certificato.

Acronimo di indicatore della situazione economica equivalente, per poter ottenere l’Isee bisogna innanzitutto compilare la Dichiarazione sostitutiva unica, ovvero Dsu. Quest’ultima deve contenere i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del soggetto richiedente, così come degli altri componenti dello stesso nucleo famigliare.

Tale dichiarazione deve essere presentata all’Inps. Per effettuare tale operazione, quindi, è possibile rivolgersi al Comune di residenza, oppure ad un patronato o Centro di Assistenza Fiscale. Ma non solo, si può inviare anche da soli, in modalità telematica, semplicemente attraverso il servizio dedicato disponibile sul sito dell’istituto di previdenza.

Isee, attenti alla giacenza media: l’importanza di evitare errori

Sempre soffermandosi sull’Isee 2022, inoltre, è bene ricordare che bisogna indicare le informazioni riguardanti i redditi conseguiti nel 2020, così come le disponibilità sui conti correnti. Ma non solo, anche informazioni in merito alle abitazioni e i terreni di proprietà, oltre che eventuali veicoli intestati. Ai fini Isee, quindi, è fondamentale che il contribuente indichi la giacenza media del conto corrente, di prepagate e altri prodotti finanziari posseduti.

Al fine di rendere tale operazione più semplice, ad esempio, molti istituti mettono a disposizione dei certificati ad hoc. Ne è un chiaro esempio Poste Italiane che ha deciso di attivare un servizio per ottenere una certificazione in grado di racchiudere tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’Isee, inerenti i prodotti finanziari posseduti dal contribuente.

Tra i prodotti interessati si annoverano i conti attivi nel 2020, ma anche buoni fruttiferi, libretti di risparmi, fondi di investimento, Postepay e così via. Attraverso i vari servizi di home banking, inoltre, è possibile conoscere la giacenza media disponibile nel 2020 anche sul proprio conto corrente bancario.

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Proprio la giacenza media, d’altronde, si rivela essere uno dei dati più importanti da comunicare al fine di ottenere l’Isee e per questo motivo si invita a prestare sempre la massima attenzione. Molti bonus, infatti, sono proprio legati all’indicatore Isee che si rivela necessario anche nella determinazione dei vari importi, oltre che possibilità di accesso ai vari servizi.

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