Quanti soldi è bene tenere in giacenza sul conto corrente al fine di evitare spiacevoli sorprese? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cibo, bollette delle utenze domestiche, abbigliamento e tanto altro ancora. Molte sono le volte in cui ci ritroviamo a dover sborsare del denaro al fine di pagare i vari beni e servizio di nostro interesse, in grado di soddisfare le varie necessità quotidiane. Una chiara dimostrazione di come i soldi si rivelino essere utili in diversi circostanze, tanto da portare molte persone a prestare sempre più attenzione al mondo del risparmio.
In questo modo, d’altronde, è possibile avere a propria disposizione dei soldi a cui attingere in caso di bisogno. Allo stesso tempo non mancano i dubbi in merito, con molti che si chiedono quanti soldi è bene tenere in giacenza, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli sorprese. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Lasciare i propri soldi fermi sul conto corrente può rivelarsi spesso controproducente per via dei costi e dei rischi derivanti. Proprio in tale ambito, in effetti, sono in molti a chiedersi quanti soldi sia opportuno tenere in giacenza, al fine di evitare di dover fare i conti con spiacevoli sorprese. Ebbene, il consiglio numero uno è innanzitutto quello di evitare di andare in rosso. In quest’ultimo caso, infatti, si rischia di dover fare i conti con spiacevoli conseguenze, per via degli alti interessi da dover pagare.
Ma non solo, gli esperti del settore consigliano di non superare la giacenza media pari a 5 mila euro. Questo in quanto nel caso in cui sul proprio conto si registri una giacenza media annuale superiore a tale soglia bisogna fare i conti con un prelievo forzoso, ovvero l’imposta di bollo. L’importo di quest’ultima è pari a 34,20 euro all’anno per le persone fisiche e 100 euro l’anno per le persone giuridiche.
Se tutto questo non bastasse, ormai tenere i soldi fermi sul conto corrente non risulta conveniente, dato che gli interessi attivi sono ormai prossimi allo zero. Per questo motivo il consiglio è quello di lasciare fermi sul conto una quota non superiore a 5 mila euro e investire la parte in eccedenza in altri strumenti. Tra quest’ultimi si annoverano, ad esempio, i conti deposito.
Ma non solo, un altro aspetto da non trascurare è la copertura del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, il cosiddetto FITD. Quest’ultimo è volto a tutelare i correntisti per importi fino a 100 mila euro, nel caso in cui, ad esempio, l’istituto bancario di riferimento dovesse andare in difficoltà.
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Questo vuol dire che fino a quota 100 mila euro il correntista non ha nulla da temere. Per cifre superiori, invece, si potrebbe finire per essere chiamati in causa. Proprio per questo motivo lasciare ingenti somme di denaro sul proprio conto corrente può rivelarsi un rischio e si consiglia, pertanto, di evitare di tenere sul conto più di 100 mila euro.