Rifarsi i denti? Cifre impossibili, ma risparmiare si può: ecco dove

Rifarsi denti con un impianto può costare molto. La salute però non può aspettare. Ecco dove si spende di meno.

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Il prezzo di un intervento dal dentista è (troppo) spesso motivo di rinuncia da parte di chi ha bisogno di ripristinare la salute della bocca, in parte o totalmente. Non si tratta solamente di un problema estetico. Infatti la mancanza di uno o più denti inficia sulla masticazione e persino sull’equilibrio osteoarticolare di tutto il corpo. Ma allora come si fa a curarsi i denti senza spendere cifre impossibili? Fortunatamente in Europa c’è ancora qualche possibilità.

Quanto costa un impianto dentale e quando è necessario farlo?

Andare dal dentista non è mai un’esperienza piacevole, soprattutto per il portafogli. Le tariffe, anche se variano da studio dentistico a studio dentistico, e da città o Regione, sono sempre a doppio zero. Centinaia di euro per un’estrazione, altrettanti per una pulizia dei denti. Se poi dobbiamo incapsulare o sostituire UN SOLO dente cominciano a comparire i tripli zeri. Non tutti possono permetterselo. Sebbene molti studi e professionisti più onesti consentano pagamenti a rate, acconti e saldi diluiti nel tempo.

Se parliamo poi di implantologia, le cifre sono pazzesche. Per una sola arcata dentale ci vogliono dai 5.000 ai 30.000€, a seconda ovviamente della situazione. Cifre che raddoppiano o quasi se l’impianto viene fatto su entrambe le arcate dentali. Un piccolo mutuo, in sostanza. Il problema è che rifarsi i denti non significa solamente poter sfoggiare un sorriso bianchissimo. Chi deve ricorrere all’impianto molto spesso è perché ha problemi così importanti che non riesce più a masticare correttamente. O ha i denti così compromessi che non riesce più a impedire le infiltrazioni di batteri e gli stati infiammatori cronici all’interno della bocca, con relative conseguenze.

D’altro canto, quando si parla di implantologia dentale ci si riferisce ad una serie di interventi che necessitano di tecnologie all’avanguardia, personale altamente qualificato, strumentazioni innovative e un lavoro di equipe che viene coinvolta durante quello che è un vero e proprio intervento chirurgico. I costi sono giustificati, dunque, ma chi non se lo può permettere, come fa?

Il “turismo dentale” verso l’Est: cosa significa?

Negli ultimi anni, si è visto un fenomeno associato alla ricerca delle cure dentali all’estero: le persone, non potendo permettersi i costi di un dentista italiano, si sono rivolte a professionisti di altri paesi dell’UE, soprattutto Romania, Croazia, Bulgaria e Ungheria. Si stima che almeno 20 mila persone all’anno abbiano scelto questi paesi per spendere di meno. In effetti, le cifre richieste per un impianto dentale – naturalmente con tutte le varianti insite in ogni singolo caso – risultano mediamente più basse del 60% rispetto alle tariffe applicate dagli studi dentistici italiani. Ciò ha determinato una “migrazione” consistente che ha fatto da apripista anche a vere e proprie “agenzie di viaggio” specializzate nell’organizzare tour e pacchetti comprendenti alloggio e cure dentistiche. Ecco perché il fenomeno ha preso il nome di “turismo dentale”.

Quanto costa rifarsi i denti in Croazia

Basta eseguire una semplice ricerca su Internet che spuntano cifre “irrisorie”: per un impianto completo molti studi non arrivano a chiedere più di 1.000€, e si possono trovare sconti eccezionali anche fino all’85% rispetto ai prezzi in vigore in Italia. Di listini se ne trovano molti, con schede dettagliate che comparano il costo in Italia con quello in Croazia. Ultimamente le cifre si attestano ad un 40% in meno, e spesso nel conto sono compresi alloggio e transfert da e per l’aeroporto. C’è da dire, però, che sulla affidabilità di questi studi dentistici dovrebbero essere fatte ulteriori ricerche.

Quanto costa rifarsi i denti in Ungheria

Scorrendo velocemente sempre in rete, sembra che in Ungheria i prezzi siano abbastanza bassi. Scansando siti poco sicuri, si accede a tariffari a prima vista accessibili praticamente a chiunque: impianti completi dai 1.300 ai 3000€ e costi ancora più bassi per faccette e corone in porcellana. Per un’estrazione ci vogliono solamente 50€, mentre per un’otturazione non si superano gli 80€, e non si arriva a 100€ nemmeno per la pulizia dei denti. Insomma, se si trovano voli low cost e alloggi a 2 stelle confortevoli, sembra una soluzione appetibile. Resta anche in questo caso da verificare la qualità del lavoro che viene svolto. A meno che non si conosca qualcuno della zona, infatti, che può indirizzare verso professionisti affidabili, può essere facile finire in truffe o ricevere un trattamento di bassa qualità.

Impianti dentali a prezzi equi anche in Spagna

Ritornando verso ovest, troviamo anche la Spagna come meta scelta dagli italiani che vogliono risparmiare sulle cure dentali. Forse le condizioni di sicurezza dell’Est non convincono troppo, soprattutto quando l’intervento da fare è complesso e coinvolge un’intera arcata se non entrambe. La Spagna, più vicina a noi anche culturalmente, si è aggiunta dunque alle mete preferite degli italiani, e non solo per le spiagge e la movida. Stando ai listini reperibili attualmente, a Barcellona, Madrid, Marbella e molte altre città si trovano cliniche che effettuano impianti all-in-one a un terzo dei prezzi praticati in Italia. Si parte dai 5.000 per arrivare ai 9.000€.

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Rifarsi i denti all’estero conviene?

Un intervento importante come un impianto all’apparato dentale non è certo un qualcosa di leggero. Le situazioni sono davvero svariate e le relative soluzioni anche. Indipendentemente dal prezzo richiesto da uno studio dentistico, italiano o estero, il valore più importante da prendere in considerazione è la fiducia. Mettersi nelle mani di figure professionali poco attente si può rivelare davvero dannoso. E questo naturalmente può capitare in ogni ambito.

Il consiglio è sempre quello di fare un giro presso i centri ospedalieri, le strutture e gli studi dentistici della zona. Oppure chiedere consiglio al proprio medico di fiducia. Ci può indirizzare verso figure professionali abilitate e con ampia esperienza alle spalle. Solamente dopo aver trovato – in Italia o in Europa che sia – la situazione che sembra più idonea alle proprie necessità, sarà possibile valutare il reperimento delle risorse. Non mancano offerte per pensionati, agevolazioni per chi appartiene a determinate categorie di lavoratori, prestiti ad hoc per il comparto sanità, e piani di rateizzazioni che possono venire  incontro praticamente a tutti.

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