Ritrovarsi in casa propria un inquilino moroso è una situazione che accomuna diversi proprietari di immobili. Cosa si può fare e cosa no in queste circostanze
Nel momento in cui il locatario non paga il canone di affitto mensile al locatore nascono dei problemi. Quest’ultimo naturalmente ha tutto il diritto di esigere ciò che gli spetta e può agire contro l’inquilino.
Alle volte però presi dalla rabbia per via delle lunghe e costose tempistiche della giustizia, alcuni proprietari di casa optano per delle iniziative “fai da te”. Per effetto di ciò, vediamo cosa è lecito fare e cosa no quando ci si imbatte in una situazione simile.
Danni ad immobile concesso in locazione: chi paga tra inquilino e proprietario
Come può reagire il proprietario di casa di fronte ad un inquilino moroso
Partendo dalle mosse consentite, il padrone dell’immobile può legittimamente intraprendere una procedura giudiziaria chiedendo il provvedimento di sfratto dell’affittuario non in regola con i pagamenti.
Un diritto che scatta quasi istantaneamente, dopo appena 20 giorni di ritardo nel versamento di una sola mensilità. L’alternativa è la domanda di restituzione dell’immobile applicabile quando il rapporto si fonda su un contratto di comodato d’uso o di affitto in nero.
Non sempre però si imbocca la strada giusta e in alcune circostanze, capita che il soggetto che concede la sua casa in affitto, tenta di rifarsi in altri modi. Tra questi si può menzionare lo slaccio delle utenze qualora siano intestate a lui. Un modo per lasciare senza luce, acqua calda e riscaldamenti coloro che si sono macchiati della colpa del mancato pagamento.
Nulla di più sbagliato. Il sistema legislativo italiano non contempla la possibilità di farsi giustizia da soli. Il proprietario seppur abbia tutte le ragioni del mondo nei confronti dell’inquilino, non può “vendicarsi” in questo, nella maniera più assoluta.
Spese di condominio, proprietario e inquilino: le regole per non litigare
Così facendo il locatore rischia di essere querelato per reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose. La legge prevede multe fino a 516 euro per chi si rende colpevole di ciò.
Inoltre il conduttore potrebbe agire lecitamente contro di lui chiedendogli il risarcimento del danno. Dunque, oltre al danno, anche la beffa. Meglio soffermarsi a riflettere ed agire con mezzi leciti, piuttosto che lasciarsi andare ad inutili e puerili “ripicche”.