Lavorare a Gibilterra è possibile, in quanto nonostante le sue ridottissime dimensioni, offre buone opportunità di inserimento.
In molti avranno già sentito nominare il territorio di Gibilterra, ossia un’area britannica d’oltremare, tra mare Mediterraneo e oceano Atlantico. Si tratta di un luogo inserito nella lista ONU dei territori non autonomi, ed in particolare è situato nell’Europa sudoccidentale, sulla costa meridionale della Spagna, all’estremità orientale dello stretto omonimo.
Di seguito intendiamo fare il punto sulle possibilità di impiego da queste parti, onde capire come fare a vivere e lavorare a Gibilterra in modo stabile e duraturo nel tempo.
Daremo alcune informazioni utili su società locale, mondo del lavoro, documenti e burocrazia e ci soffermeremo infine sulle professioni più richieste e ammontare degli stipendi. Davvero lavorare a Gibilterra può considerarsi una valida alternativa rispetto al lavoro in Italia o in un altro paese europeo? Scopriamolo.
Perché andare a lavorare a Gibilterra
In virtù di un’economia promettente e aperta ai nuovi investimenti e progetti, il territorio di Gibilterra è ritenuto una vera e propria risorsa per gli espatriati, sul piano delle opportunità occupazionali. Tra i settori con prospettive abbiamo finanza, trasporti e il gioco online.
In virtù della sua collocazione geografica, Gibilterra è certamente un posto turistico, ma è tutto sommato tranquillo e sicuro. Anche per questo vale la pena parlarne come possibile meta per vivere e lavorare.
Sul piano dei cenni storici, quanto meno dobbiamo ricordare che il territorio fu ceduto alla Gran Bretagna dalla Spagna con il Trattato di Utrecht del 1713, in una sezione ad hoc degli accordi al termine della Guerra di successione spagnola. Da notare che in quel trattato, la Spagna cedeva alla Gran Bretagna “la piena e intera proprietà della città e del castello di Gibilterra, unitamente al porto, alle mura, e ai forti circostanti per sempre, senza eccezioni o impedimenti di sorta”.
La popolazione è esigua. Non è superiore a qualche decina di migliaia di abitanti, i quali vivono soprattutto sul lato ovest della Rocca. Interessante notare che la popolazione di Gibilterra è frutto di un misto di antenati di origini diverse. Infatti all’incirca è formata per il 65% da discendenti dei coloni genovesi e maltesi. Il 25% è rappresentato da persone dalle origini britanniche. Per il rimanente 10% l’origine è spagnola. Essendo, come accennato, territorio britannico d’oltremare, non sorprende di certo che la lingua ufficiale sia l’inglese.
Gibilterra confina con La Línea de la Concepción, comune spagnolo in provincia di Cadice (Andalusia). Da notare che dallo scorso anno Gibilterra fa parte dello spazio Schengen, uno dei più importanti traguardi della UE.
Lo spazio Schengen consiste di fatto in una zona di libera circolazione. Controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori, tranne circostanze eccezionali.
Gibilterra e l’inclusione nello spazio Schengen
Per tutti coloro che intendono vivere e lavorare a Gibilterra, è sicuramente una buona notizia quella per cui il paese fa parte, come accennato, dello spazio Schengen da circa un anno.
Infatti, Gran Bretagna e Spagna hanno trovato un accordo sul futuro di Gibilterra dopo la Brexit. La colonia britannica in territorio spagnolo rimarrà libera di far parte di alcuni programmi dell’Unione Europea. Tra i quali il noto Schengen.
Si tratta di una notizia annunciata alla fine del 2020 da parte della ministra degli Esteri spagnola, Arancha González Laya. “Abbiamo rimosso la barriera“, ha aggiunto.
Oggi per entrare a Gibilterra è obbligatorio avere semplicemente una carta d’identità, se si è facenti parte di uno Stato UE, nel nostro caso ovviamente l’Italia. Non serve insomma il cd. ‘visto’. Da notare che invece i britannici che arrivano dal Regno Unito dovranno avvalersi del passaporto, perché il Regno Unito non fa parte di Schengen.
I negoziati su Gibilterra sono stati in qualche modo paralleli rispetto a quelli sugli altri capitoli della separazione tra Londra e Bruxelles. L’intesa ha dunque fatto luce sul ruolo di Gibilterra. Di fatto rappresenta di certo un punto a favore per il territorio.
Sul piano pratico, all’interno di questa zona i cittadini UE – come accennato – possono spostarsi liberamente senza essere sottoposti a controlli alle frontiere. Invece, un volo interno all’Unione Europea che collega uno Stato Schengen a uno Stato che non fa parte dell’area Schengen è sottoposto a controlli alle frontiere.
Di fatto alla caduta delle frontiere interne consegue o dovrebbe conseguire il rafforzamento delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Pertanto, gli stati membri che si trovano ai suoi confini – e lo stesso territorio di Gibilterra – hanno il dovere e la responsabilità di predisporre controlli rigorosi alle frontiere. E assegnare nel caso visti di breve durata alle persone che vi fanno ingresso.
Gibilterra: come raggiungerla e come spostarsi nel territorio
Se ci si chiede come arrivare a Gibilterra, la risposta non è difficile da dare. Vi è un piccolo aeroporto collegato con le città di Londra e Manchester, ma è la località è raggiungibile agevolmente anche dalle città dell’Andalusia, sia in bus che in macchina.
In particolare, per accedere al territorio di Gibilterra in automobile o in moto non è richiesta nessuna tassa da versare, ma è obbligatorio avere con sé:
- il certificato di assicurazione;
- i documenti di registrazione;
- la targa con la nazionalità;
- la patente di guida.
Spesso, per non dover sopportare le frequentissime code al confine, è preferibile posteggiare l’auto nei vicini parcheggi di La Linea e raggiungere Gibilterra a piedi.
La quasi totalità del territorio di Gibilterra, poco meno di 7 chilometri quadrati, inclusa la parte superiore della Rocca, è visitabile a piedi, in auto e in moto. Sono presenti i bus ma molte persone preferiscono muoversi a piedi dato che il centro città è pianeggiante.
Società, trasporti, lingua: cosa sapere per lavorare a Gibilterra
In effetti vi sono diversi elementi che giocano a favore di un trasferimento a Gibilterra, e che rendono il luogo adatto non soltanto al turismo. Per esempio, il tasso di criminalità che è molto basso: infatti i reati violenti sono alquanto rari da queste parti.
Sul piano dei posti di lavoro e della ricerca di un lavoro, la disoccupazione è tutto sommato bassa, ma attenzione: i lavori per i giovani non sono sempre ben remunerati, perciò occorre sempre valutare con cautela tutte le caratteristiche di ciascuna proposta di lavoro.
Nonostante le ristrette dimensioni del territorio e la popolazione esigua, il traffico è notevole e non di rado si creano ingorghi nelle strade. Infatti sono tantissimi i pendolaristi che ogni giorno attraversano il confine due volte per entrare a Gibilterra e per fare ritorno in Spagna. Un po’ come accade da noi in Italia ai confini con la Svizzera.
Punto debole del territorio è il sistema dei trasporti pubblici, il quale lascia a desiderare e non di certo considerabile migliore di quello italiano. L’aeroporto di Gibilterra è collegato con Londra, ma per fare ritorno in Italia occorre arrivare fino all’aeroporto di Malaga. Il viaggio è di una durata di circa 90 minuti.
Sul piano delle relazioni sociali, gli abitanti sono in linea generale socievoli ed amichevoli, anche in considerazione del fatto che Gibilterra è da sempre un crocevia e un luogo di incontro di persone di differenti nazionalità. La lingua ufficiale è l’inglese, come accennato, ma moltissimi sono abili anche nell’uso dello spagnolo.
Chiaro che, per avere maggiori possibilità di trovare un lavoro stabile e per estendere la rete delle proprie relazioni, sarà auspicabile avere una buona conoscenza di almeno una delle due lingue indicate. In alternativa, è opportuno frequentare un corso di lingua in modo da perfezionare le proprie capacità nelle quattro aree di riferimento (scrittura, lettura, ascolto, dialogo).
Nel caso l’intento sia quello di vivere e lavorare a Gibilterra anche per lungo tempo, altrettanto raccomandabile è redigere il proprio CV sia in inglese, che spagnolo, senza commettere errori di ortografia.
Gibilterra: qual è la valuta locale?
L’unità monetaria è rappresentata dalla sterlina inglese con banconote emesse dal Governo di Gibilterra. Se è vero che le banconote e le monete coniate dal Governo di Gibilterra rappresentano la moneta di corso legale, è altrettanto vero che le banconote e le monete della Banca d’Inghilterra sono del pari accettate.
In questo territorio britannico, le banche sono generalmente aperte dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 16:00. Mentre le agenzie di cambio sono aperte dalle 09:00 alle 18:00.
Da notare che tutte le principali carte di credito sono accettate nelle maggior parte dei negozi, ristoranti e alberghi di Gibilterra.
Gibilterra: clima e costo della vita
Dal punto di vista climatico, chi non ama il freddo e le temperature basse molto probabilmente apprezzerà Gibilterra. Il clima infatti generalmente consente di avere il sole quasi tutto l’anno. Anche in piena estate – nonostante la presenza dell’anticiclone africano – non è mai troppo caldo, in virtù del fatto che la rocca è circondata dall’acqua ed è sempre piuttosto ventilato.
Tuttavia, chi intende vivere e lavorare a Gibilterra deve pur considerare che il tenore di vita è comunque abbastanza alto per gli standard europei. In particolare, i prezzi delle case, sia in affitto che in acquisto, di certo non spiccano per economicità.
D’altronde, Gibilterra è territorio britannico e come a Londra i prezzi degli immobili rappresentano una spesa non indifferente. Il perché è dovuto al fatto che l’istmo è molto piccolo, densamente popolato. Solo la metà di esso è edificata, mentre il territorio restante è un parco naturale protetto o costituito da ripide scogliere. Non stupisce che la richiesta di alloggi sia tuttavia piuttosto consistente, poiché Gibilterra gode di molti vantaggi.
Vero è che il costo delle merci e dei prodotti alimentari è al di sopra di quello spagnolo. Ma attenzione. Sono valevoli aliquote fiscali vantaggiose. Non deve stupire che carburante, benzina e diesel siano mediamente più economici. Lo stesso vale per alcol e sigarette. Insomma, il costo della vita è maggiore che altrove, ma è pur sempre possibile risparmiare.
Tarifa rappresenta forse la scelta migliore per chi è expat e intende ‘tastare’ il terreno, in vista di un eventuale trasferimento definitivo nel territorio britannico. La località infatti emerge sia per la sua vita notturna, che per la sua atmosfera internazionale e multietnica.
Se l’expat italiano sta valutando non di vivere e lavorare a Gibilterra, ma di lavorare lì e vivere in Spagna, dovrà pur tenere conto anche di altri aspetti. Se da un lato si risparmia sulle spese di affitto (il mercato immobiliare a Gibilterra non spicca per costi bassi), dall’altro il pendolarismo non è un vantaggio. Infatti, occorre pur sempre mettere in conto che si dovrà attraversare il confine e sopportare l’ingente traffico ogni giorno, per andare al lavoro, con la perdita di tempo che ciò comporta. In linea di massima, visti i prezzi delle case a Gibilterra, il consiglio è quello di firmare un contratto di affitto e di non comprarne una. Almeno all’inizio.
Ricordiamo che le persone che scelgono di fare i pendolari vivono in luoghi di confine come La Linea, proprio nei pressi di Gibilterra, o Algeciras.
Lavorare a Gibilterra: alcuni interessanti vantaggi fiscali
Lo abbiamo accennato poco sopra. Il territorio britannico in questione è interessante anche sul fronte delle agevolazioni fiscali, che intendono spingere ad investire ed anche a vivere e lavorare qui. Ma occorre fare alcune indispensabili puntualizzazioni.
Certamente Gibilterra può essere definito uno dei paradisi fiscali europei più sicuri. Da notare che il territorio è popolato anche da una comunità di investitori professionisti che possono guadagnare i propri dividendi in regime di esenzione fiscale.
Da queste parti non è vigente alcuna imposta sul capital gain, tassa di successione e nemmeno l’IVA. Il che è certamente molto positivo, ma è controbilanciato dal fatto che l’imposta sul reddito personale è fino al 40%, e ciò può rappresentare un ostacolo non indifferente. Pertanto, coloro a cui davvero conviene il trasferimento a Gibilterra sono le persone che compiono investimenti e ottengono dividendi e capital gain.
Non a caso in questo territorio dipendente dalla Gran Bretagna è applicato un programma definito HNWI “High Net Worth Individuals”, studiato allo scopo di attirare tutti coloro che hanno dei patrimoni ingenti. Pertanto coloro che hanno o intendono avere un reddito personale derivante da impresa o lavoro dipendente, faranno bene a valutare il fattore pressione fiscale che, come accennato, in verità è presente.
In ogni caso, dobbiamo rimarcare che molte banche, società di scommesse online, istituti finanziari e società internazionali hanno aperto qui i loro uffici. Si tratta di un paradiso fiscale, come accennato, ed ecco perché le offerte di lavoro non mancano.
Inoltre, Gibilterra fa parte dei paesi compresi nella lista bianca dell’OCSE. Ciò significa che sono previste varie misure contro le doppie imposizioni fiscali, e per questa via è possibile ridurre l’importo delle tasse se l’expat paga le imposte anche in un paese estero.
Lavorare a Gibilterra: i settori che offrono più chance di inserimento professionale e lo stipendio base
Al di là delle considerazioni di ambito fiscale, laddove il potenziale expat italiano stia considerando di vivere e lavorare a Gibilterra, e quindi trasferirsi là in modo stabile, dovrà tenere conto dei settori più trainanti per l’economia locale. Ossia gli ambiti che di fatto offrono più possibilità di lavoro duraturo nel tempo. Si tratta di un territorio molto piccolo, dunque i settori su cui puntare non possono chiaramente essere molti.
Ma non possiamo non notare che Gibilterra è un luogo di riferimento per l’industria dei giochi online. Infatti, molte delle maggiori società di giochi online al mondo (gaming online e gioco d’azzardo online), scelgono la penisola come territorio in cui radicare la loro sede. Se il potenziale expat ha una laurea tecnica o economica potrà anche trovare opportunità in settori quali quello finanziario, assicurativo, informatico, contabile, legale e quello dei trasporti.
Essendo una meta turistica, Gibilterra offre – specialmente d’estate – interessanti offerte di lavoro anche nell’ambito della ristorazione. Negozi, ristoranti e bar spesso sono alla ricerca di personale (cuochi, camerieri, lavapiatti ecc.).
In linea generale lo stipendio a Gibilterra è mediamente buono, essendo pari ad almeno 1.500-1.600 sterline di base. Tuttavia non c’è un riconoscimento ampio dei diritti dei lavoratori, come invece accade in Italia. Per fare un esempio pratico, da queste parti è molto più facile licenziare qualcuno. La retribuzione è sempre parametrata all’esperienza. Non solo. Il contratto è ridiscusso ogni anno, perciò non vi è una assoluta stabilità per il lavoratore.
Tuttavia, per le professioni a più alto tasso di specializzazione (pensiamo ad es. a quelle nel campo dell’ingegneria e della finanza), lo stipendio può essere assolutamente soddisfacente e superare non di poco le 2.000 sterline al mese.
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Gibilterra: nuovo centro globale del trading di criptovalute?
La notizia è recente e vale la pena menzionarla, al termine del nostro articolo. Secondo quanto riportato alcuni da alcuni quotidiani nazionali, Gibilterra è prossima a divenire una delle più rilevanti piazze finanziarie mondiali, per quanto riguarda la negoziazione di criptovalute.
Annunciata a fine ottobre 2021, e formalizzata alla fine del mese scorso, si tratta di un’operazione condotta da Valereum, società specializzata in blockchain, sulla Gibraltar stock exchange (Gse), la Borsa di Gibilterra.
Potrebbe trattarsi di una piccola grande rivoluzione per tutti coloro che seguono con interesse il settore delle monete digitali. Infatti, come suddetto, la piazza finanziaria assume ora una essenziale importanza per la negoziazione delle maggiori valute digitali, sulle quali scommettono centinaia di migliaia di investitori, professionisti e non, di tutto il mondo. Ecco perché di certo si può sostenere che vivere e lavorare a Gibilterra non sia da ritenersi una scelta poco lungimirante.