Vediamo quali pensioni nel 2022 subiranno un aumento e per quali motivazioni. Tutto ciò che bisogna sapere su questa delicata tematica
Il 2022 si apre con una buona notizia per alcuni pensionati. Infatti, gli importi di diverse pensioni sono destinati ad aumentare. Alla base di ciò c’è il meccanismo di perequazione, ossia la rivalutazione annuale dei compensi relativi ai trattamenti pensionistici adeguati al costo della vita.
Per l’anno appena iniziato, il tasso di perequazione è stato stabilito all’1,7%, così come disposto dal decreto ministeriale del 17 novembre 2021. Dunque, andiamo a vedere quali sono gli aumenti previsti, tenendo presente che l’adeguamento si applica a tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica sia sulle pensioni dirette (anzianità, vecchiaia), sia a quelle relative ai superstiti (pensione di reversibilità e indiretta).
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Pensioni, aumenti 2022: in che modo si calcolano
Ciò accade a prescindere dal fatto che esse siano integrate al trattamento minimo. Ed è proprio questo l’aspetto da prendere in considerazione per poter effettuare il calcolo inerente la variazione.
Nel 2022 il trattamento minimo di pensione è fissato a 523,83 euro a fronte di 515,58 del 2021. Ciò però non significa che tutti i trattamenti aumenteranno allo stesso modo. Infatti, ciò dipende anche dagli scaglioni di reddito riportati in seguito:
- 100% dell’inflazione, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo,
- 90% dell’inflazione, per gli assegni pensionistici compresi tra 4 e 5 volte il trattamento minimo,
- 75% dell’inflazione per i trattamenti oltre 5 volte quello minimo.
Facendo un esempio, se si considera una pensione 2021 di 2.500 euro, la rivalutazione pensione 2022 viene calcolata così:
- su 2.062,32 euro, ovvero 4 volte il trattamento minimo 2021, a cui sarà applicata la rivalutazione dell’1,7%,
- su 437,68 euro ossia la differenza tra 2.500 euro e il 2.062,32 euro. In questo caso sarà applicata la rivalutazione dell’1,53%, in pratica il 90% di 1,70%.
Pensioni 2022, l’aumento è già arrivato: ecco chi può esultare
In pratica ci sarà un aumento impercettibile sull’assegno pensionistico mensile, il che può sembrare poco, ma spalmato su un anno, non è poi così male. Ad ogni modo, in caso di dubbi o perplessità è bene contattare il proprio consulente del lavoro, che può sicuramente dare una mano a chiarire la situazione.