Covid: le differenze tra la variante Omicron e l’influenza stagionale

La variante Omicron si sta rivelando particolarmente contagiosa. Vediamo quali sono i principali sintomi e come distinguerli da quelli dell’influenza 

Variante Omicron
Fonte Adobe Stock

La variante Omicron è una realtà ormai piuttosto consolidata nel Bel Paese. È passato pochissimo tempo da quando è stata scoperta in Sudafrica al suo arrivo in Europa. Fortunatamente a differenza dei suoi predecessori, questo tipo di covid sembra essere meno letale e più semplice da smaltire.

Al contempo ha un tasso di contagiosità decisamente più alto, ragion per cui bisogna prestare particolarmente attenzione. I suoi sintomi ricordano molto quelli della classica influenza di stagione che dopo la “sosta” dello scorso inverno sembra proprio essere tornata.

Variante Omicron vs influenza stagionale: analogie e differenze a confronto

Infatti non sono sporadiche le situazioni di tamponi negativi in seguito a sintomi influenzali. Al contempo anche i casi di Omicron accertati sono tanti. Quindi, alla luce di uno scenario del genere, cosa si può fare per distinguere i sintomi delle due malattie e riconoscerle perfettamente? 

Partendo dall’influenza solitamente si manifesta con febbre superiore a 38° e almeno un sintomo respiratorio (tosse, raffreddore o naso che cola) e almeno un sintomo generale (muscoli indolenziti, dolori alle giunture). Generalmente dopo 3-4 di trattamenti antipiretici la febbre sparisce e gli altri sintomi si attenuano.

Quelli di Omicron (e in generale del covid) nella sua fase iniziale sono tosse secca e insistente, spossatezza e sensazione di debolezza, cefalea e febbre. Non necessariamente si perdono gusto e olfatto, mentre i problemi respiratori persistono esclusivamente nei casi di fragilità, immunodepressione e mancata vaccinazione.

Sintomi meno probabili sono la diarrea, arrossamento degli occhi, dolori muscolari e brividi. Stando ai pareri degli esperti nel giro di 10 giorni si guarisce. I soggetti immunodepressi o affetti da asma rischiano comunque la polmonite.

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Insomma, sono talmente impercettibili le differenze che è difficile di questi tempi determinare con certezza quali delle due malattia sia stata contratta. Ad ogni modo è bene capirlo in fretta perché in caso di influenza ci si risparmierebbe una lunga fila per il tampone. Inoltre si potrebbe iniziare il ciclo di cure previste che seppur simile per certi versi, per altri non è propriamente così.

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