Accreditati per errore soldi fino a 150 milioni, sia ad aziende che persone fisiche. Santander chiede aiuto alle altre banche per recuperarli.
Accrediti complessivi per 150 milioni di euro, sparsi su diversi conti bancari nell’arco di pochissime ore. Niente opere di generosità però, nonostante i soldi siano arrivati sotto Natale. Dietro gli accrediti, infatti, un errore clamoroso che ha visto protagonista la banca Santander e, naturalmente, i suoi clienti. Il caso, come spiegato dal Times, è sorto proprio durante i giorni di Natale, includendo sia persone fisiche che aziende del Regno Unito. Sicuramente stupite nel vedersi accreditate sul proprio conto delle cifre variabili e apparentemente non corrispondenti a nessuna operazione effettuata.
Decine di migliaia i clienti coinvolti, in quello che nelle ore successive è stato identificato come un errore tecnico da parte della banca, gruppo Santander. Il quale, da quel momento, ha iniziato le operazioni di recupero del denaro. Tutt’altro che semplici visto che, secondo i dati emersi, i bonifici emessi per errore sarebbero stati non meno di 75 mila, per un totale di 150 milioni di euro provenienti da più conti correnti intestati alla banca. Alla base del patatrac, un problema tecnico relativo ai server bancari. L’istituto finanziario, non appena accortosi dell’errore, ha provveduto a una comunicazione, scusandosi coi clienti e assicurando come i soldi non fossero di altri conti correnti che quelli bancari.
Errore tecnico, Banca Santander “regala” soldi: le operazioni di recupero
Tutto sarebbe avvenuto in corrispondenza ad alcuni pagamenti emessi verso clienti aziendali del gruppo. In quel momento si sarebbe verificato l’errore tecnico, non è chiaro se per ragioni meramente informatiche o se per una mossa sbagliata di qualche funzionario. Fatto sta che, in breve tempo, dai conti correnti bancari intestati all’istituto finanziario, sono partiti in serie numerosi bonifici con somme non dovute sui conti dei clienti. I fornitori, in particolare, si sono visti accreditare addirittura più di una somma per le prestazioni svolte. Anche i normali clienti, tuttavia, hanno incrociato sul proprio estratto conto delle somme non corrispondenti ad attività particolari da loro svolte. Perlopiù si è trattato di stipendi accreditati due volte. In questo senso, la comunicazione di Santander è arrivata tempestivamente, rendendo più agevole l’operazione di recupero.
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La banca ha parlato chiaramente di un problema tecnico, senza specificare da cosa sia scaturito. Assicurando, però, che nessun cliente è rimasto senza soldi. Il lavoro di recupero sarà svolto in collaborazione con altre banche, anche se in parte il denaro è stato già recuperato. Il rischio più concreto è che qualcuno dei “beneficiari”, non avvedendosi tempestivamente dell’accredito extra, abbia già speso i soldi. Per questo si è resa necessaria la collaborazione con altri istituti di credito, assieme ai quali Santander sta cercando di rimediare al lapsus da 150 milioni.