Buone notizie in arrivo per questa categoria di lavoratori che potranno beneficiare, con l’arrivo del nuovo anno, di ben 105 euro in più in busta paga.
Il Covid ha avuto, e continua purtroppo ad avere, un impatto negativo sulle nostre vite, sia dal punto di vista sociale che delle relazioni economiche. In molti si ritrovano, purtroppo, a dover fare i conti con delle minori entrate. Riuscire a far fronte alle varie spese risulta sempre più difficile e per questo motivo non stupisce che in molti decidano di prestare una maggior attenzione ai risparmi, in modo tale da avere qualche euro in più a cui attingere in caso di bisogno.
Proprio in tale ambito, inoltre, non può che essere accolta positivamente una notizia che coinvolge una determinata categoria di lavoratori. Quest’ultimi, infatti, con l’arrivo del nuovo anno, potranno beneficiare, mediamente, di ben 105 euro in più in busta paga. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli per vedere chi ne ha diritto e tutto quello che c’è da sapere in merito.
Buone notizie in arrivo per molti lavoratori che con l’arrivo del nuovo anno potranno beneficiare di un importante aumento in busta paga. Non parliamo degli aumenti di cui molti potranno beneficiare grazie all’assegno unico, bensì degli aumenti previsti in seguito ad un nuovo contratto per favorire il lavoro agile presso la pubblica amministrazione.
In seguito all’impatto negativo del Covid, d’altronde, abbiamo dovuto cambiare molte nostre abitudini, come ad esempio il modo di comunicare e interagire con le altre persone. Proprio in tale ambito, quindi, si è diffuso lo smart working, grazie al quale è possibile svolgere molte delle attività che in genere si svolgono in ufficio, comodamente da casa.
Ebbene, proprio in tale contesto si è deciso di inserire e regolamentare il lavoro agile nel nuovo contratto del pubblico impiego. Una novità indubbiamente importante, che potrebbe rivelarsi la pietra miliare dello smart working anche per il futuro del settore privato.
Ebbene, in base a questo nuovo contratto, i lavoratori statali potranno svolgere il proprio lavoro all’interno dei locali delle amministrazioni pubbliche ma anche in remoto. Potranno quindi utilizzare postazioni di coworking e mezzi tecnologi forniti dall’amministrazione pubblica. Proprio soffermandosi su questa seconda modalità, inoltre, si potrà contare su due fasce temporali.
Una di reperibilità, ovvero durante la quale lavoratore dovrà essere disponibile a ricevere chiamate, così come a rispondere alle e-mail. L’altra fascia temporale, invece, è di non operabilità. Quest’ultima è compresa nella fascia che va dalle ore 22 alle ore 6 del mattino, durante la quale il lavoratore statale non deve essere disponibile.
Proprio grazie alla regolamentazione dello smart working con il nuovo contratto del pubblico impiego, questi lavoratori potranno beneficiare, a partire dal prossimo anno, di importanti aumenti. In particolare i 225 mila statali interessati da questa misura potranno beneficiare di un aumento medio dello stipendio pari a 105 euro al mese per 13 mensilità.
Entrando nei dettagli, come riportato da proiezionidiborsa.it, gli aumenti saranno tra 63 euro e 117 euro per i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. L’importo di tale aumenti, invece, sarà compreso tra 62 euro e 151 euro per dipendenti Enac e Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e del volo. I lavoratori dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ovvero AGID, potranno beneficiare di aumenti compresi tra 63 euro e 194 euro al mese.
LEGGI ANCHE >>> Busta paga, occhio alle ore di lavoro: ecco come cambia lo stipendio netto
I lavoratori del CNEL, ovvero del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, invece, potranno beneficiare di aumenti in busta paga che andranno da 63 euro a 106 euro. Una buona notizia, quindi, per tutti i lavoratori statali interessati da questo nuovo contratto, che potranno beneficiare nel corso del nuovo anno di un importante aumento in busta paga pari, in media, a circa 105 euro al mese per 13 mensilità.