Le separazioni travagliate non devono sfociare necessariamente in una guerra tra coniugi. Il progetto Divorzio Dolce arriva per salvare la situazione ed evitare che i figli assistano alla battaglia.
Per quanto una situazioni risulti almeno in apparenza irrisolvibile occorre pensare che un sistema per risolvere gravi problemi di comunicazione esiste ed è applicabile anche in caso di separazioni tumultuose. E’ risaputo che nel momento in cui i coniugi decidono di interrompere un rapporto chi soffre maggiormente sono i figli. Accettare la rottura e il divorzio è difficile e lo diventa ancora di più se i genitori litigano in continuazione mostrando atteggiamenti violenti e rabbiosi. L’avvocato Michela De Luca afferma che anche le separazioni più travagliate potranno risolversi senza una guerra adottando il progetto Divorzio Dolce. Vediamo in cosa consiste e le tecniche utilizzate.
Il progetto Divorzio Dolce nasce con l’interno di appianare le divergenze tra coniugi in modo tale da non arrivare ad una guerra di continue recriminazioni, accuse e pretese. L’obiettivo è evitare aspri conflitti e consentire una comunicazione assertiva che possa spianare la strada verso decisioni che soddisfino tutte le parti in causa.
L’idea del Divorzio Dolce prende spunto dal libro “Separazione consapevole: cinque passi per vivere felicemente anche dopo” di Katherine Woodward Thomas, autrice anglosassone. Il punto da cui partire è far comprendere come il rapporto tra ex-coniugi non debba essere necessariamente conflittuale. Un’amicizia o comunque un rispetto reciproco è possibile ma soprattutto consigliabile per continuare a vivere serenamente. Un altro intento del progetto è evitare di arrivare a definire la separazione davanti ad un giudice.
Per fare in modo che la comunicazione tra coniugi non si interrompa e per creare una sintonia di intenti evitando separazioni travagliate, può essere fondamentale l’intervento di un mediatore familiare. Il ruolo del professionista è di garantire l’ascolto attivo tra le due parti in modo tale che il dialogo risulti proficuo.
L’intento è far comprendere ai coniugi come ci siano ancora intenti comuni e come la possibilità di stilare accordi favorevoli ad entrambi sia reale. Concordare le condizioni del divorzio fuori da una fredda aula del tribunale è il primo passo per non trasformare la separazione in una guerra che devasterebbe l’animo di tutte le parti protagoniste. In più, una rottura consensuale ha vantaggi economici rilevanti.
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L’avvocato ha il delicato compito di riconoscere le coppie a cui proporre il Dolce Divorzio. Non tutte le situazioni, infatti, possono essere risolte pacificamente. Un bravo mediatore familiare saprà riconoscere i casi in cui serve necessariamente la presenza di un giudice. Parliamo di manifestazioni di violenza familiare o aggressività eccessiva. Casi estremi, dunque, che per fortuna sono rari.