Il Reddito di Cittadinanza è stato ritoccato e con l’arrivo del 2022 si assisterà a sostanziali modifiche e correzioni. Cosa ne sarà dei percettori della misura?
Il Governo ha sentito l’obbligo e il dovere di modificare il Reddito di Cittadinanza per impedire che i furbetti della misura ne approfittassero anche nel 2022. Un rafforzamento delle regole di accesso e delle verifiche dei requisiti si è reso necessario dopo che il 2021 è stato caratterizzato da diverse storie di ordinaria truffa. Nessun passo falso è più ammissibile e il Fisco aiuterà il Governo con una stretta sui controlli. Il sussidio, dunque, sarà rafforzato su tutta la linea e gli obblighi per i percettori diventeranno fondamentali per poter continuare a ricevere l’agevolazione.
Nel 2022 l’RdC subirà una riduzione dell’importo di 5 euro al mese ogni qualvolta un percettore occupabili rifiuti un posto di lavoro. Il rischio, dunque, è di vedere decurtato l’assegno mese dopo mese fino a dimezzarlo o, perché no, perderlo totalmente. La decadenza avverrà dopo il rifiuto di due offerte di occupazione congrue e non più dopo tre dinieghi.
In generale, gli obblighi in relazione alle politiche attive di ricerca del lavoro saranno più rigide e stringenti e i percettori dovranno prestare molta attenzione al proprio comportamento. Ci sarà l’obbligo di recarsi periodicamente presso i Centri per l’Impiego per dimostrare di essere attivi nella ricerca di un’occupazione. Se si salteranno gli appuntamenti si rischierà di perdere il sussidio o quanto meno di diminuirne l’importo.
Oltre all’accento sulle politiche attive per il lavoro, nel 2022 aumenteranno i controlli sui requisiti reddituali dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Ricordiamo che l’ISEE familiare deve essere inferiore ai 9.360 euro per poter accedere alla misura. Inoltre, il patrimonio immobiliare non deve essere superiore ai 30 mila euro mentre quello mobiliare deve essere inferiore a 6 mila euro se il nucleo ha un solo componente; 8 mila euro per nuclei di due componenti e 10 mila euro per tre componenti. In caso di figli a carico occorrerà aggiungere 1.000 euro a figlio a partire dal terzo.
Stretta sui requisiti reddituali, dunque, compresi quelli relativi al patrimonio. Nel 2022 il Fisco terrà conto anche di patrimoni eventualmente detenuti all’estero. I furbetti, dunque, non avranno vita facile e l’anno nuovo si rivelerà per loro molto amaro.