Conto corrente in rosso, cambio di regole nel 2022. I titolari dovranno prestare attenzione ai nuovi particolari introdotti dagli istituti di credito.
Anno nuovo, vita nuova per i correntisti. Le banche stanno rivalutando le norme che disciplinano i conti correnti nel momento in cui scendono al di sotto di un certo limite. Il saldo in negativo è un rischio per l’istituto di credito dato che anticipa soldi al cliente. Nello stesso tempo crea una situazione di prestito i cui interessi risultano giorno dopo giorno altissimi. Per il correntista è fondamentale, dunque, riuscire a gestire sapientemente il conto corrente evitando che finisca in rosso. Non riuscendo a risolvere la situazione in tempo, si diventerebbe morosi velocemente finendo per dover ripagare alla banca molti più soldi di quanti verrebbero prestati.
Nel 2022 sarà molto più semplice diventare debitori della banca scendendo al di sotto di un certo importo. Questo proprio perché le regole sul conto corrente in rosso diventeranno più stringenti e severe. Nello specifico, il correntista diventa moroso trascorsi 90 giorni di tempo dal pagamento di una obbligazione. Un arretrato oltre i tre mesi, infatti, farebbe diventare il debito rilevante nel momento in cui si superano determinate soglie limite. Il primo importo stabilito dal regolamento è di 100 euro per le esposizioni al dettaglio e di 500 euro per altre esposizioni.
La seconda soglia è pari all’1% dell’esposizione complessiva nei confronti di una controparte. E’ a discrezione della banca la scelta quantitativa dello sconfinamento oltre la somma disponibile sul conto del cliente. Il cosiddetto scoperto autorizzato è legato al contratto di conto e ai riferimenti circa la durata e i tassi di interesse applicati. E’ facoltà del cliente, però, aumentare o diminuire i limiti in qualsiasi momento.
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Lo scoperto autorizzato è un credito revolving. La banca presta dei soldi al correntista che dovrà restituirli pagando interessi. La sottoscrizione di questo strumento è gratuita in quasi tutti gli istituti di credito. Se la banca è autorizzata al servizio non dovrà neanche avvertire il cliente ma procederà immediatamente alla sua applicazione non appena il conto sarà in rosso. Unica condizione è restare entro il limite fissato. Sarà compito della banca effettuare i pagamenti per conto del cliente rimanendo nella soglia stabilita.
La situazione si complica se non c’è alcuna autorizzazione – e si mette in atto, così, lo scoperto abusivo – oppure quando si supera il limite prefissato. L’istituto di credito non ha alcuna responsabilità in relazione ai pagamenti scoperti. Il cliente si troverà ad affrontare la bocciatura di un assegno, per esempio, oppure un addebito diretto. Fortunatamente sempre meno banche applicano lo scoperto abusivo dato che offrono interessanti pacchetti ai clienti relativi allo scoperto autorizzato.