Come funzionano le agevolazioni per chi ha un Isee pari o poco sopra lo zero? Esistono delle indennità particolari, variabili a seconda delle condizioni.
Le agevolazioni erogate dallo Stato a favore dei contribuenti, nella stragrande maggioranza dei casi, necessitano di requisiti reddituali precisi. Quantomeno, questi sono necessari al fine di determinare il quantitativo dell’agevolazione stessa, variabile a seconda dell’indicatore Isee. Al di sotto di determinate soglie, le indennità o i bonus tendono a crescere, riducendosi via via che il reddito indicato si avvicina alle soglie limite. Fino a sparire del tutto in caso queste vengano superate. Niente di strano, anche se una situazione piuttosto frequente riguarda coloro che, per condizioni lavorative particolari, si ritrovano a navigare su soglie Isee decisamente al di sotto degli standard.
Per questo viene da chiedersi se, come esistono dei tetti massimi Isee per accedere alle agevolazioni, esistano anche delle soglie minime, al di sotto delle quali si avrà diritto a dei sostegni ad hoc. Il termine giusto sarebbe forse Isee zero, anche se tale circostanza potrebbe verificarsi solo in caso di lunga interruzione dell’attività lavorativa o di retribuzione talmente esigua da non contribuire a generare un reddito oltre piccoli importi. In effetti, per chi naviga in queste acque estremamente turbolente, lo Stato prevede delle agevolazioni specifiche, volte sia al sostegno reddituale che al reinserimento nel settore occupazionale.
Agevolazioni senza Isee: quali sono e a chi spettano
Il Reddito di Cittadinanza fornisce un esempio estremamente calzante. Si tratta infatti di una misura introdotta dal primo Governo Conte allo scopo di contrastare povertà e disuguaglianza, oltre che ripristinare l’inclusività sociale per chi vi fa i conti. Si tratta, nello specifico, di un’agevolazione economica dal contributo massimo di 780 euro al mese a famiglia, per quei nuclei con un Isee inferiore a 9.360 euro. Quindi, sarà valido anche (e soprattutto) per gli Isee zero. Subentrano chiaramente altre regole specifiche della singola misura.
In termini generali però fornisce aiuto a chi si ritrova in stato di disoccupazione da lungo tempo, favorendone anche il reinserimento lavorativo. Per chi si trova in condizioni simili, lo Stato prevede degli sconti anche in bolletta, a maggior ragione in un periodo di rincari come questo. Si tratta di riduzioni di varia entità, dal 50% per il telefono (per Isee al di sotto di 8.112,23 euro) a quello per luce e gas, per chi è al di sotto degli 8.107,50 euro.
Anche l’acqua potabile potrebbe incontrare delle agevolazioni particolari. Il Bonus idrico è infatti accessibile con un Isee pari a zero. Lo sconto sulla bolletta dell’acqua, infatti, si applica a ogni famiglia in grado di dimostrare le proprie condizioni socio-economiche di difficoltà. In questi casi, 50 litri al giorno per componente del nucleo familiare verrebbero decurtati dalla bolletta. In questo caso, però, si tratta di un bonus locale, con requisiti diversi da Regione a Regione.
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Agevolazioni anche in ambito sanitario, con aiuti destinati per visite, esami medici o cure specifiche. Si varia in base alla situazione: il bonus potrà riguardare sconti diretti ma anche esenzioni. Altri bonus possono riguardare le spese scolastiche e i conti correnti. I quali possono essere aperti gratuitamente per chi ha un indicatore Isee fino a 11.600 euro. Fra le spese azzerate figurano l’imposta di bollo, il canone annuo e anche i costi di bancomat e carte di credito.