Un importante rinnovo contrattuale ha garantito ad alcuni specifici lavoratori degli aumenti salariali oltre che la corresponsione degli arretrati
La ratifica di un importante accordo come punto di svolta per il futuro. Potrebbe essere interpretata così la firma da Aran e sindacati del pubblico impiego per il rinnovo contrattuale del comparto Funzioni centrali per il triennio 2019-2021 riguardante circa 225.000 dipendenti pubblici di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici.
Andiamo quindi a vedere quali sono gli scenari per il presente e il futuro delle suddette categorie di lavoratori. Sono previsti diverse tipologie di incentivo che si basano anche sul ruolo ricoperto e sul reddito.
Aumento stipendio e pagamento arretrati: quali lavoratori possono contare sulla maxi busta paga
L’accordo in pratica riconosci aumenti dal 1 gennaio 2021 pari a 105 euro medi per 13 mesi e prevede l’utilizzo di ulteriori risorse che saranno stanziate nella legge di bilancio per il 2022.
Gli aumenti varieranno in base al reddito e al ruolo ricoperto. Si va da un minimo di 67 euro ad un massimo di 117 euro. Ma non finisce qui. I dipendenti avranno diritto anche ad arretrati contrattuali medi per il periodo previsto dall’accordo e sono pari a circa 1.800 euro. Liquidità che dovrebbe essere erogata nelle buste paga di febbraio e marzo.
L’intesa firmata da tutti i sindacati ad eccezione di Usb è destinata a fare da apripista ad altri settori, a cominciare da sanità ed enti locali. Dunque altri dipendenti statali ben presto potrebbero usufruire di questi incentivi.
Raggiante il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (ecco quanto guadagna) il quale ha commentato così: “È stato rispettato l’impegno preso il 10 marzo siglando con i sindacati il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”.
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Le novità però non riguardano solo l’aspetto economico. Tra gli altri elementi degni di nota del nuovo ordinamento ci sono la semplificazione del sistema conseguente al superamento delle vecchie posizioni economiche e l’introduzione di una quarta area meglio nota come quella delle elevate professionalità.
In questo ambito saranno assunti esclusivamente nuovi lavoratori in possesso di elevata qualificazione professionale. Insomma, una novità decisamente gradita per i diretti interessati.