Bonus e agevolazioni fiscali ora attive non saranno più disponibili nel 2022. Capiamo meglio a cosa prestare attenzione e gli interventi di riferimento.
Il 2022 sarà caratterizzato da una serie di cambiamenti, novità e sparizioni. Non tutte le misure ora attive, infatti, continueranno ad essere richiedibili nell’anno nuovo mentre altre modificheranno l’aspetto diventando meno convenienti. Scopriamo i riferimenti per non rischiare di perdere importanti agevolazioni fiscali.
Una prima misura riguarda la detrazione Irpef al 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A + e superiore entro il 31 dicembre 2021. Il futuro dell’incentivo è piuttosto incerto. E’ ipotesi plausibile che si potrà continuare ad usufruire dell’agevolazione ma con un tetto di spesa ridotto, 5 mila euro.
Ricordiamo che la misura può essere richiesta per gli acquisti relativi a letti, armadi, librerie, cassettiere, tavoli, sedie, comodini, materassi e apparecchi di illuminazione per arredare un immobile in fase di ristrutturazione.
Il 31 dicembre scadranno i termini per poter scaricare le spese sostenute nel corso dei 12 mesi del 2021 in relazione agli interventi antisismici effettuati su edifici situati nelle zone ad alto rischio – zone 1 e 2 – e nella zona 3. La detrazione spettante è del 50% per un importo massimo di spesa di 96 mila euro ad unità immobiliare. Il rimborso avverrà con cinque rate annuali dall’importo uguale. E’ importante sapere che è possibile far salire la detrazione al 70%. Accade nel momento in cui gli interventi effettuati riducono il rischio sismico determinando un passaggio alla classe di rischio inferiore. Abbassando il rischio di due classi si potrà addirittura ottenere la detrazione all’80%.
L’agevolazione fiscale è superiore qualora si tratti di interventi su parti comuni di strutture condominiali. La detrazione sarà del 75% con un passaggio di rischio e dell’85% per una riduzione di due classi di rischio.
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Sparirà o non sparirà il Superbonus 110%? La misura dovrebbe continuare anche nel 2022 e nel 2023 ma sarà soggetta a varie modifiche che la renderanno diversamente appetibile rispetto ad ora. In realtà, la procedura mira ad uno snellimento ed allarga le opzioni a disposizioni dei cittadini. La detrazione del 110% riguarderà le spese effettuate tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022 e si potrà scegliere tra cessione del credito, sconto in fattura e detrazione nella dichiarazione dei redditi. Condizione necessaria è che i lavori trainanti migliorino l’efficienza di almeno due classi di rischio per associare, poi, i lavori trainati.