Reddito di cittadinanza: che regalo! | Attenti al Blackout | La Svizzera cerca lavoratori

Sorpresa a Natale per il Reddito di Cittadinanza ma l’approvvigionamento energetico resta un’emergenza. E in Svizzera chiamano i pizzaioli.

Reddito di Cittadinanza Blackout Pizzaiolo
Foto © AdobeStock

Rush finale per il 2021. Un anno complicato, inizialmente annunciato come quello della probabile ripartenza ma, a conti fatti, dodici mesi passati ancora a stretto contatto con una pandemia che non sembra voler dar tregua alla popolazione mondiale. E questo nonostante la progressione della campagna vaccinale. Dalla risalita dei contagi alle feste con la variante Omicron, è probabile che il passaggio al 2022 avvenga all’insegna di ulteriori restrizioni, come il possibile nuovo obbligo delle mascherine all’aperto. Il nuovo anno, tuttavia, segnerà l’impostazione di una vera base per la risalita. E questo nonostante il prolungamento dello stato di emergenza fino a marzo. E a proposito di misure emergenziali, una delle principali novità riguarderà il Reddito di Cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza, sorpresa di Natale

A questo proposito, forse non ci sarà bisogno di aspettare il 2022. Il Reddito di Cittadinanza, che assumerà una nuova veste a partire dal prossimo anno con un giro di vite complessivo sull’erogazione, potrebbe riservare qualche sorpresa già a Natale. L’ultima ricarica dell’anno, infatti, sembra destinata ad arrivare prima del previsto. Una bella notizia, visto che il pagamento arriva solitamente al 27 del mese. Ovvero, per dicembre, dopo i giorni di Natale. Stavolta, invece, a eccezione del 15 dicembre che interesserà i nuovi titolari del RdC, la data di pagamento potrebbe essere anticipata al 20 del mese, con erogazioni previste fino al 24. In pratica, i più fortunati potrebbero contare su un ulteriore aiuto per le spese di Natale. Anche se, al momento, dall’Inps non sono arrivate conferme ufficiali.

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Energia, allarme blackout: si riaccende il carbone

A proposito di cambiamenti, è tutt’altro che un mistero la risalita dei costi delle utenze domestiche. Gas, luce, acqua… Soprattutto le prime due hanno conosciuto un’impennata a partire dal mese di ottobre, con la prospettiva tutt’altro che rosea di aver a che fare coi rincari ancora per chissà quanti mesi. Il problema è a monte: la mancanza di materia prima ha prodotto una difficoltà di approvvigionamento e, di conseguenza, una risalita dei costi, con tanto di rischio blackout, visto che la quantità disponibile potrebbe non bastare per garantire il mantenimento del servizio. Per ovviare al problema, si è resa necessaria un’inversione sul tema sostenibilità. Mentre la Francia ha spento tre dei suoi reattori nucleari, tagliando un 10% del fabbisogno, in Italia si riaprono i poli del carbone: Enel ha infatti rimesso in funzione gli stabilimenti in Liguria e anche altre fabbriche hanno rimesso in moto i macchinari. Con la rivoluzione green che rischia di diventare sacrificata eccellente in nome dell’approvvigionamento energetico.

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Pizzaioli cercasi: la Svizzera chiama gli italiani

A proposito di Reddito di Cittadinanza e altre misure di incentivo al lavoro, negli ultimi anni si è fatto un gran parlare della fuga verso l’estero della manodopera. Anche se, con il lockdown e le conseguenti restrizioni, alcuni lavoratori hanno fatto ritorno al loro Paese. In molti casi riprendendovi anche la loro attività lavorativa. E’ il caso dei pizzaioli italiani che, dalla Svizzera, hanno ripreso la via del Bel Paese, lasciando ai ristoranti elvetici un inaspettato gap nella fornitura di uno dei piatti tricolore per eccellenza. La pizza chiaramente. E, per quanto il dibattito sui lavoratori italiani in Svizzera sia sempre particolarmente acceso, soprattutto nel Pase dei cantoni, il settore della ristorazione elvetica ha deciso di lanciare un appello alla manodopera “dop” italiana.

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Il motivo è che, in Svizzera, la pizza è un piatto molto richiesto. E, paradossalmente, tutt’altro che alla portata di tutti. Anzi, si potrebbe quasi definire una pietanza d’élite, rientrante nella cucina gourmet. Per questo il richiamo è ai pizzaioli veri e propri, quelli che per professione creano le loro opere d’arte in forma gastronomica. Con tanto di promessa di guadagni stellari. Chissà se i maestri della pizza torneranno a farci un pensierino…
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