A partire dal 2022 molte famiglie potranno beneficiare dell’assegno unico per i figli. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
A causa dell’impatto negativo del Covid sono tante, purtroppo, le famiglie alle prese con delle serie difficoltà nella gestione delle finanze personali. Riuscire a far fronte alle varie spese risulta sempre più complicato e per questo non crea stupore il fatto che in molti attendano con impazienza l’arrivo dell’assegno unico famigliare. Inizialmente previsto per luglio, il governo ha optato nel frattempo per una misura ponte a sostegno solo di determinate categorie, attraverso il cosiddetto assegno temporaneo.
È stato infatti deciso di rinviare l’entrata a pieno regime dell’assegno unico universale, che pertanto farà ufficialmente il suo esordio a partire dal prossimo anno. Una misura molto attesa, che si rivela essere senz’ombra di dubbio una grande novità. Proprio in quanto tale, pertanto, non mancano i dubbi in merito, con molti che si chiedono, ad esempio, come e quando bisogna fare domanda per poter usufruire di questo trattamento economico. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Assegno unico per i figli, occhio alle novità: cosa c’è da aspettarsi con l’arrivo del nuovo anno
Dal 1° luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021 molti beneficiano dell’assegno temporaneo per i figli minori. Una misura ponte destinata ai nuclei con figli minori di 18 anni, che non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare, come ad esempio disoccupati e lavoratori autonomi. Tutti gli altri devono attendere il 2022, quando farà ufficialmente il suo ingresso l’assegno unico universale per figli.
Una misura particolarmente attesa, destinata a famiglie con figli aventi un’età compresa tra i sette mesi della gestazione fino ai 21 anni di età, se a carico dei genitori. Trattandosi di una novità, è normale che molti siano ancora i dubbi in merito.
In particolare sono in molti a chiedersi come e quando fare apposita domanda. Ma non solo, tra le domande più frequenti si annoverano quelle inerenti l’importo di tali assegni e soprattutto quando l’Inps inizierà ad effettuare le relative erogazioni.
Assegno unico per i figli, attenti a requisiti e tempistiche
Ebbene, soffermandosi sull’assegno unico per i figli, bisogna sapere che in base alle ultime informazioni disponibili sarà possibile presentare apposita domanda a partire da gennaio 2022. Le prime erogazioni, quindi, dovrebbero avvenire a partire da marzo. Una misura particolarmente attesa, che andrà ad inglobare tutti i benefici finora conosciuti a sostegno delle famiglie con figli.
Per poter beneficiare di tale misura bisogna essere in possesso di determinati requisiti. In particolare, come reso noto di recente dal presidente Inps, Pasquale Tridico, nel corso di una audizione alla Camera, è necessario che il soggetto richiedente “sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; sia residente e domiciliato in Italia“. Soffermandosi su questa misura, inoltre, ricordiamo che l’importo differisce a seconda del valore Isee.
Isee fondamentale per poter ottenere l’assegno unico per i figli
L’Isee, ricordiamo, si rivela essere un documento fondamentale per poter accedere a vari trattamenti di natura previdenziale. Il suo valore può essere calcolato qualsiasi momento, ma la sua validità è solo fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene effettuata la relativa richiesta. Proprio per questo motivo, con l’arrivo del nuovo anno, si attende una vera e propria corsa da parte di molti contribuenti al fine di ottenere tale documento e poter in questo modo beneficiare del tanto atteso assegno unico per i figli.
Dato che l’assegno unico inizierà ad essere erogato a partire da marzo 2022, infatti, le famiglie avranno due mesi di tempo per ottenere l’Isee aggiornato. Proprio soffermandosi su questo documento, ricordiamo che per determinare il valore Isee vengono presi in considerazione diversi elementi, come ad esempio gli immobili posseduti dai genitori.
Ma non solo, ad avere un peso non indifferente sono i risparmi che lasciamo sul conto corrente. Si annoverano anche buoni fruttiferi, giacenze medie, conti deposito e auto intestate. A parità di reddito, pertanto, a determinare l’importo dell’assegno unico per figli sarà il valore Isee.
Importi assegno unico per i figli: tutto quello che c’è da sapere
A quanto ammonterà, quindi, l’assegno unico per i figli? Come già detto l’importo risulterà differente a seconda del valore Isee della nucleo famigliare. Entrando nei dettagli bisogna sapere che l‘importo massimo sarà pari a 175 euro al mese. Tale assegno verrà riconosciuto ai nuclei famigliari con figlio minore e reddito Isee fino a massimo 15 mila euro.
In presenza di figli maggiorenni fino a 21 anni di età, a carico dei genitori, invece, l’importo dell’assegno unico sarà pari a 85 euro al mese. Questo in presenza di un Isee fino a 15 mila euro. L’importo di tale trattamento economico scende in modo progressivo, fino a minimo 50 euro per ciascun figlio minorenne e minimo 25 euro per i figli maggiorenni. In quest’ultimo caso in presenza di un Isee pari o superiore a 40 mila euro, oppure nel caso in cui non si presenti il documento.
Sono inoltre previste delle maggiorazioni in caso di figli disabili, giovani madri e famiglie numerose. Nel caso in cui entrambi i genitori lavorano e il valore Isee sia basso, inoltre, è possibile avere altri 30 euro in più.
Assegno unico 2022: quando farne richiesta e come verranno effettuati i pagamenti
Come già detto a partire da marzo 2022 verranno effettuati i primi pagamenti dell’assegno unico per i figli. A tal proposito è bene sapere che ancora non è disponibile la piattaforma web attraverso la quale poter fare apposita richiesta. Questo, infatti, sarà disponibile a partire da gennaio 2022, con i soggetti interessati che dovranno presentare annualmente apposita richiesta.
Come spiegato dal presidente dell’Inps, Tridico, la domanda presenterà un format semplificato, con poche informazioni da inserire. L’istituto di previdenza corrisponderà l’assegno unico al soggetto richiedente o in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.
Per quanto riguarda i pagamenti, l’Inps accrediterò direttamente sul conto corrente del soggetto beneficiario oppure effettuerà il pagamento tramite bonifico domiciliato. Unica eccezione i percettori del reddito di cittadinanza, che si vedranno accreditare il relativo importo direttamente sulla card attraverso la quale percepiscono il sussidio, proprio come già avviene con l’assegno temporaneo per i figli minori.