Il canone Rai continuerà a restare in bolletta o ci saranno dei cambiamenti secondo quanto promesso dall’esecutivo all’Unione Europea?
Il 2022 è pronto a riservarci molte novità su più fronti ma probabilmente non per quanto riguarda il canone Rai. Ci saranno aumenti in busta paga e nell’assegno pensionistico, si assisterà all’introduzione dell’Assegno Unico Universale, dovremo sopportare i rincari causati dall’aumento dei costi delle materie prime e occorrerà studiare attentamente le novità introdotte per il reddito di cittadinanza e per l’esenzione del ticket. Il 2022, dunque, sarà un anno impegnativo che si evolverà in meglio o in peggio a seconda dei settori di riferimento. La tassa del canone Rai, invece, non dovrebbe essere interessata da cambiamenti, almeno per il momento.
Canone Rai, tutto rinviato al 2023?
Da qualche anno il Canone Rai viene ospitato dalla bolletta della luce. In questo modo tutti i cittadini in possesso di un apparecchio televisivo pagano la tassa senza possibilità di evadere. Il sistema, dunque, sembra funzionare ma potrebbe essere modificato a causa di un impegno che il nostro Governo ha preso con l’Europa. All’interno del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, infatti, è stabilito che l’Italia si debba impegnare ad eliminare dalle bollette della luce ogni voce non strettamente correlata all’energia.
Di conseguenza, i 9 euro che versiamo per dieci mesi dal 2016 potrebbero sparire dalla bolletta ma ciò non accadrà nel 2022. L’inserimento del canone in bolletta non è stato negativo per i cittadini che da sempre versavano annualmente la tassa. In effetti, il sistema ha portato ad una diminuzione dell’importo del 20% passando da 113 euro a 90 euro. L’idea non è stata apprezzata dagli evasori costretti a corrispondere – giustamente – quanto dovuto al pari degli altri contribuenti.
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Quale sarà il futuro della tassa
Il futuro del Canone Rai, dunque, potrebbe riservare delle sorprese non positive. Nel 2023 la tassa potrebbe uscire dalla bolletta della luce ma quali saranno le conseguenze? Come agirà il Governo per evitare che l’evasione del pagamento dilaghi nuovamente e, di conseguenza, aumenti l’importo da pagare?
Un’altra domanda lecita viene posta con riferimento alla reale volontà dell’esecutivo di non aumentare la tassa. Carlo Fuertes, amministratore delegato Rai, ha proposto fin d’ora un incremento dell’importo per sostenere gli alti standard qualitativi della rete. Inoltre, ha pensato di estendere il pagamento del canone anche per il possesso di smartphone, pc e tablet a causa dello streaming. Le brutte intenzioni sono state, per ora, respinte ma i cittadini temono che nel 2022 potrebbero arrivare brutte sorprese.