Incappare in tentativi di phishing è tutt’altro che infrequente. Negli ultimi giorni, i cybercriminali abusano del nome di Amazon per estorcere dati.
Altro giro, altra truffa. I cybercriminali non risparmiano praticamente nessuna piattaforma. Anzi, sembra vi sia un trend nel prediligere i canali più utilizzati e tendenzialmente più sicuri, così da raggiungere il bacino massimo di utenti potenzialmente adescabili. Non sfuggono nemmeno i siti della Pubblica amministrazione, figurarsi quelli dedicati al commercio online. La Polizia, negli ultimi tempi, ha più volte segnalato la possibilità di incappare in tentativi di phishing anche su Amazon, ovvero la piattaforma più utilizzata per gli acquisti da remoto. E, peraltro, con un boom senza precedenti proprio durante il periodo di pandemia.
Come detto, l’attenzione dei truffatori converge proprio su siti con tali caratteristiche, sfruttando direttamente il canale (magari proponendo prodotti fasulli) oppure abusando del nome per tentare di accedere al conto online degli utenti. Il phishing, del resto, si serve proprio di questo. Una falsa autorevolezza rispetto a un messaggio che paventa, ad esempio, un pacco bloccato. Ed è proprio quello che sta accadendo a numerosi clienti Amazon, adescati tramite una mail che, in questo caso, comunica la sedicente partecipazione a un fantomatico programma fedeltà in modo gratuito.
Amazon, occhio alla truffa: come evitare il tentativo di phishing
Attenzione, perché tali mail sono al 90% false. Innanzitutto, per far parte di tale programma (che consentirebbe di ottenere importanti premi, come MacBook Pro e cellulari), si richiede di compilare un questionario, accessibile tramite link. Cliccandovi, si accederà a una pagina contraffatta speculare a quella di Amazon. E sarà proprio qui che si consumerà la truffa vera e propria in quanto, compilato il questionario, si verrà reindirizzati su una pagina dove si richiederà di aggiungere dei dati personali. L’obiettivo, chiaramente, è accedere ai dati sensibili dell’account e, per esteso, a quelli utilizzati per effettuare i pagamenti. In questo modo, i nostri soldi sarebbero esposti a un rischio sensibile.
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Evitare di cadere nella trappola è possibile. Come sempre, va prestata massima attenzione al corpo del testo. Nel caso si tratti di un possibile phishing, il messaggio sarà denso di errori, oppure con evidenti incongruenze nella sintassi (spesso si tratta di estratti copiati e incollati o malamente tradotti). Una società come Amazon, infatti, oltre a non commettere questi errori, non chiederebbe mai di fornire dati sensibili per un concorso a premi. Inoltre, anche la promessa di grossi premi potrebbe quantomeno destare qualche sospetto. Niente infatti è gratis, specie in un contesto in cui ci si basa sulle transazioni come fonte di introiti. Qualora si incappasse in messaggi simili, dopo averli cestinati sarebbe bene contattare il servizio clienti di Amazon per avvertire di quanto accaduto.