Una voce che letteralmente terrorizza gli italiani. Il canone Rai potrebbe diventare a pagamento oltre che per la tv.
Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlar della possibilità per niente remota di un cambio nel concetto del pagamento del canone Rai. In verità il discorso non riguarda tanto il concetto di pagamento ma ciò che si andrà a pagare, una possibilità che letteralmente terrorizza i cittadini italiani. Conosciamo tutti quale sia l’approccio degli italiani rispetto al pagamento del canone Rai, una tassa forse mal digerita dai più. Vero è che tutte le tasse risultano indigeste, ma questa in particolare tormenta i pensieri dei cittadini del nostro paese.
Ancor più indigesta è risultata l’azione intrapresa dal Governo Renzi nel 2016, quando considerando la forte evasione fiscale che caratterizzava per l’appunto proprio l’approccio degli italiani al pagamento del canone, fu stabilito che la tassa fosse integrata in più rate nella bolletta dell’energia elettrica. In pratica tutti gli italiani erano di fatti obbligati a pagare il canone Rai. Il risultato negli anni successivi fu di fatto incredibile. Oggi, invece, si parla di tutt’altro, si parla di una nuova modalità di visione dello stesso canone Rai, si parla di estenderlo, in parole povere.
Il canone Rai non solo per la tv: ecco cosa bolle in pentola a Viale Mazzini
“Oggi è possibile guardare i programmi Rai dal cellulare – ha dichiarato l’Amministratore delegato del Gruppo RAI, Carlo Fuortes – grazie all’applicazione RaiPlay, che si può scaricare gratuitamente. Va a finire che chiunque potrebbe dichiarare di non avere il televisore in casa per non pagare il canone e guardarsi le trasmissioni al pc, sul tablet o sul telefonino. Quindi – suggerisce Fuortes – chiunque abbia uno smartphone deve pagare il canone Rai“. In soldoni la proposta Rai che fa tremare gli italiani è proprio quella appena letta. Il canone da far valere anche su smartphone tablet e quant’altro.
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Il dubbio di Fuortes trova certo una ragione, il potenziale passaggio per dispositivi multimediali che possano consentire il bypassare della tv. Tutti potrebbero dire di non avere il canone e fruire dei servizi Rai attraverso tablet, smartphone o pc, niente di più realisticamente possibile. Va detto inoltre che nonostante le periodiche polemiche in merito all’opportunità o meno del canone va detto che in ogni caso quello italiano è tra i più bassi d’Europa. In Germania, ad esempio il canone pe tv di Stato è pari a 200 euro e più l’anno, 130 per la Croazia, mentre la Franca si attesta sui 133 euro annui.
Il rischio insomma è concreto, c’è la possibilità per gli italiani di ritrovarsi con un nuovo pagamento da effettuare o con un altro da ampliare insomma. Niente di certo, questo al momento è ciò che pare si vociferi che trova riscontro nelle parole dell’Amministratore delegato del Gruppo RAI, Carlo Fuortes. Non resta che attendere insomma per capire quanto possano essere concrete le intenzioni dei vertici Rai in merito alla questione. Gli italiani insomma attendono e nel frattempo, magari, valutano alternative concrete. Niente tv? Niente tablet o smartphone o pc? Vedremo.