Il ventaglio dei lavori usuranti si allarga anche a seguito di una sentenza del Tribunale di Ferrara. L’Ape Sociale sarà anche per gli operatori socio-sanitari.
In attesa della riforma vera e propria, la pensione si servirà della proroga degli strumenti di accesso anticipato. Ape Sociale e Opzione Donna si allungano infatti di un anno, praticamente alle stesse condizioni. Nel primo caso, addirittura, si beneficerà di un’estensione delle professioni considerate usuranti. Una in particolare rientrerà nel novero dei lavori che consentiranno il pensionamento anticipato, pronta ad accedere all’élite dietro sentenza del Tribunale. Si tratta, nello specifico, degli operatori socio-sanitari. I quali, come gli altri, potranno accedere all’agevolazione previa domanda e conseguente accettazione da parte dell’Inps.
Gli operatori socio-sanitari rientreranno fra gli aventi diritto all’Ape Sociale a seguito di una sentenza del Tribunale di Ferrara. I giudici hanno infatti accolto il ricorso presentato da una OSS a seguito del respingimento della sua domanda per ottenere l’accesso al pensionamento anticipato. Una richiesta che l’Inps aveva respinto ma che il Tribunale ha ritenuto legittima. Secondo i giudici, la figura professionale addetta all’assistenza di persone che si trovano in condizioni di non autosufficienza rientra di diritto nel quadro dell’agevolazione. Proprio perché alcuni, come i caregiver, vi rientrano di diritto svolgendo praticamente la stessa mansione.
Ape Sociale per gli operatori socio-sanitari: come funziona la pensione
A questo punto, per chi rientra nella categoria spuntano due nuove possibilità per accedere alla pensione. Da un lato, appunto, si potrà far ricorso all’Ape Sociale. Dall’altro, c’è l’opportunità di Quota 41 per i lavoratori precoci. Per far sì di accedere a tale trattamento, però, pur a fronte dell’inesistenza di un requisito anagrafico, saranno necessari 41 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Almeno uno di questi, peraltro, dovrà essere stato versato prima del compimento dei 19 anni di età. Unica necessità dal punto di vista anagrafico, anche se direttamente attinente al piano contributivo.
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Ricordiamo che l’elenco dei lavori usuranti verrà allargato con l’ultima legge di Bilancio, estendendo quindi a un ulteriore ventaglio di lavoratori la possibilità di accedere al pensionamento anticipato tramite Ape Sociale. La professione di operatore socio-sanitario è solo l’ultima in ordine di tempo, dal momento che non rientra direttamente fra le figure inserite durante la discussione in Manovra. L’agevolazione dell’Ape Sociale figurerà come strumento di passaggio accanto a Quota 102, così da arrivare al 2023 con una nuova riforma delle pensioni. Stesso discorso per Opzione Donna.