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Bonus e indennità

Bonus mobili, restyling con l’anno nuovo: come cambia la detraibilità

Arriva il nuovo Bonus mobili. La detrazione resta ma sarà al ribasso. Resta però anche la convenienza, anche per l’acquisto degli elettrodomestici.

Foto © AdobeStock

Proroga ma con ritocco al ribasso. E’ una pratica che il Governo ha deciso di adottare in merito a diversi bonus, a cominciare dal 110% sulle spese di efficientamento energetico. Una strategia che punta a ridurre progressivamente l’apporto (e quindi le risorse) da destinare alle varie uscite dei contribuenti, per cercare di ripristinare un sostentamento portato soprattutto dal lavoro. Nell’attesa, le risorse sono state nuovamente stanziate, con una riduzione che, in alcuni casi, riguarderà il tetto massimo di spesa detraibile. Vale per il Bonus mobili ad esempio, quello relativo anche ai grandi elettrodomestici, e che scenderà dai 16 mila euro attuali a 5 mila per le spese che saranno sostenute a partire dall’1 gennaio 2022.

Il Bonus mobili si articola sotto forma di detrazione fiscale del 50% sulla spesa sostenuta per l’acquisto di mobilio o elettrodomestici (frigorifero, lavastoviglie, ecc.).  La cui destinazione, però, sarà l’arredo di un immobile già oggetto di lavori di recupero del patrimonio edilizio. In pratica, dovrà necessariamente sussistere il Bonus ristrutturazione in contemporanea a quello per i mobili. In questo caso, a differenza di altre agevolazioni simili, l’unica opzione è quella della detrazione fiscale. Niente sconto in fattura quindi, né cessione del credito come alternative.

Bonus mobili, a gennaio si cambia: la nuova detrazione fiscale

La detrazione fiscale è ammessa in 10 quote annuali di pari importo. Nel 2022, la differenza sostanziale sarà sul limite massimo di spesa sul quale applicare la detrazione. Considerando che il tetto scenderà a 5 mila euro senza variazioni sulle percentuali, la detrazione massima ottenibile per il Bonus mobili non sarà superiore a 2.500 euro. Non si registrano variazioni, invece, sullo sgravio fiscale in sé. Il quale, come nel 2021, si applicherà all’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici (anch’essi nuovi). Rientrano nel gruppo dei mobili “beneficiari” della detrazione letti, tavoli e sedie, armadi, comodini, credenze, librerie, cassettiere, ecc.

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Tendaggi, complementi d’arredo, porte e pavimenti resteranno, come in precedenza, esclusi dalla possibilità di detrazione. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, invece, sarà necessario che appartengano a una classe energetica non inferiore ad A+, con l’unica eccezione per forni e lavasciuga, per i quali basterà la A. Varranno anche i dispositivi privi di etichetta, a patto che non ne sia previsto l’obbligo. Largo, quindi, all’acquisto di lavastoviglie, stufe elettriche, microonde, asciugatrici, lavatrici e quant’altro. Con un risparmio che resta comunque sensibile, dal momento che nel bonus saranno incluse anche le spese di trasporto e montaggio. Niente novità nemmeno per il: pagamento resterà tramite bonifico (anche ordinario) o carta di credito/debito.

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Damiano Mattana