Vino e birra, arriva il divieto dall’Europa: l’incubo del bicchiere vuoto

L’Europa è pronta ad etichettare vino e birra come pericoli per la salute delle persone indipendentemente dal livello di consumo. L’incubo dei bicchieri vuoti prende il sopravvento.

vino birra divieto Europa
Pixabay

Un bicchiere di vino, un boccale di birra, come rinunciarvi durante un pasto? Bere senza esagerare ed entro i limiti della sicurezza – soprattutto stradale – è un piacevole lusso che tante persone si concedono quotidianamente. Eppure, l’Europa sta per rovinare il momento perfetto con una decisione che indispettirà tanti italiani e non solo. Il vino e la birra saranno presto considerati come altamente pericolosi per la salute al pari del tabacco. Bollino rosso, dunque, sulle bevande che sono considerate cause di tumori, malattie cardiache e di morte. Una sentenza che sembrerà esagerata a noi italiani ma che presto potrebbe arrivare come una spada di Damocle sulle nostre teste.

Quando si deciderà il futuro di vino e birra

Il Comitato speciale Beca, Beating Cancer, è stato interpellato per decidere le sorti delle gustose bevande. La commissione, istituita il 3 febbraio 2021, è composta da tre euro-parlamentari che hanno il compito di definire un piano d’azione per combattere i tumori. E’ attesa a breve la sentenza definitiva dopo la prima bozza di luglio e i nuovi emendamenti introdotti da pochi giorni. Il Comitato dovrà votare lo schema conclusivo e definitivo del rapporto che passerà, poi, al vaglio dell’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo. Il passaggio avverrà indicativamente tra gennaio e febbraio 2022.

Leggi anche >>> Il miglior vino bianco italiano, economico e di qualità: il podio

Le conseguenze del risultato

I risultati del report non avranno valenza normativa ma risulteranno essere le basi da cui la Commissione europea partirà per predisporre regolamentazioni su vino e birra in associazione con il cancro. Quali saranno le possibile conseguenze? Accise in aumento, promozioni bloccate, limitazioni sulle vendite a distanza e richieste di etichettature che riferiscano al consumatore la correlazione tra le bevande e i tumori o altre patologie. Proprio come per il tabacco.

Niente più differenza, dunque, tra consumo responsabile e consumo dannoso per la salute propria e degli altri. Secondo il report della commissione, infatti, indipendentemente dalle quantità assunte, vino e birra possono causare vari tipi di tumore – alla laringe, all’esofago, alla cavità orale, al colon, al fegato, alla faringe e al seno. Niente più sponsorizzazioni o pubblicità che inviti a bere un bicchiere di vino oppure un boccale di birra. Che ne sarà dei festeggiamenti con le bollicine dei vincitori dei Gran Premi o di altre competizioni? E cosa accadrà al settore di riferimento che offre lavoro – fino ad ora – a 1,3 milioni di persone solo in Italia?

Gestione cookie