Lavorare in Svizzera è il sogno realizzato di molti nostri connazionali, ma anche chi non l’ha ancora fatto, deve sapere che trovare un’occupazione in terra elvetica non è impossibile.
La Svizzera è uno dei paesi confinanti con l’Italia, ma le differenze culturali, sociali, politiche ed economiche sono assai marcate. ‘Paese neutrale’ per antonomasia, i territori elvetici rappresentano garanzia di stabilità e opportunità di lavoro. Le professioni da queste parti sono ben retribuite, sia nei confronti delle figure specialistiche (ad es. ingegneri), sia nei confronti dei più comuni operai.
Di seguito intendiamo offrire una guida pratica sulle prospettive legate al trasferimento in Svizzera, al fine di vivere e lavorare in questo paese. Davvero la scelta di spostarsi in questo ricco stato può definirsi azzeccata? Quali sono i pro – e gli eventuali contro – dell’andare a lavorare in Svizzera? Scopriamolo più avanti.
Lavorare in Svizzera: il contesto di riferimento
Da sempre la Svizzera è terra di emigrazione italiana, perciò non deve stupire che anche oggi rappresenti un’area ricca di opportunità, per i nostri connazionali in cerca di lavoro. D’altronde è vicinissima geograficamente a noi e per raggiungerla dal nord Italia non occorrono più di un paio d’ore di viaggio.
Attualmente nella Repubblica Elvetica vi sono più di 600mila italiani che hanno ottenuto la residenza, e ad essi vanno aggiunti i lavoratori frontalieri, vale a dire le persone che hanno deciso di vivere in Italia e lavorare in Svizzera, per poi tornare a fine giornata nel nostro paese. Chiaramente i frontalieri sono in gran parte abitanti del nord Italia che hanno il vantaggio di essere a pochi chilometri da questo paese.
Un punto a favore della Svizzera è rappresentato indubbiamente dalle ridotte dimensioni: infatti, è una nazione piccola ma, al contempo, florida a livello economico e stabile politicamente. L’organizzazione della giornata di lavoro tipo è tale da garantire un buon equilibrio tra vita professionale e vita privata.
Oltre all’economia in ottima salute – la quale si rivela essenziale per un mercato del lavoro altrettanto vitale – la Svizzera può contare anche sull’elevata tutela dell’ambiente, sul cibo e soprattutto sull’aria poco inquinata. Insomma, superata la fase di adattamento iniziale, sono certamente più d’uno gli aspetti che giocano a favore di questo paese e che lo rendono una delle destinazioni più gettonate per ricominciare una nuova vita e lavorare in Svizzera, oppure per intraprendere una carriera di successo dopo un percorso di studi accademico.
In linea generale, le città più interessanti in cui cercare (e trovare) un lavoro sono Zurigo e Lugano su tutte, ma vero è che tutte le località del Canton Ticino e del Canton Zurigo sono destinazioni ambite per lavorare in un paese straniero, senza però allontanarsi eccessivamente dall’Italia.
I pro e i contro di lavorare in Svizzera
In questo paese la PA e i servizi svolgono le loro attività in modo efficiente, se non addirittura impeccabile. Certamente la qualità complessiva è ben più alta di quella che si può trovare in molti uffici italiani.
Ma lavorare in Svizzera può essere conveniente soltanto se ci si sa adattare e si hanno motivazioni ed interessi compatibili con lo stile di vita elvetico.
Certamente occorre abituarsi alla cultura, ma non solo: precisione, organizzazione, serietà, freddo e inverni piuttosto rigidi, mancanza del mare e lontananza dalla famiglia (se resta in Italia). In effetti gli elementi che potrebbero far cambiare idea prima della partenza, vi sono.
Ma è altrettanto vero che in terra elvetica vi sono anche molti elementi di interesse: la natura, il rispetto per l’ambiente, la pulizia, la normativa fiscale e una cultura del lavoro evolute, un piano pensionistico di tutto rispetto e un sistema sanitario che è un’eccellenza a livello europeo.
Insomma, non deve affatto stupire che la Svizzera sia uno dei paesi con la migliore qualità della vita del pianeta, sempre in vertici delle classifiche che valutano gli standard qualitativi delle varie nazioni.
Uno tra i fattori da non sottovalutare, del fatto di cercare lavoro e lavorare in Svizzera è – senza dubbio – la percentuale di disoccupazione del Paese, una tra le più basse in rapporto agli altri Stati del continente.
Lo stipendio medio in Svizzera è di circa 4500 euro, cifra che sale per le professioni molto qualificate. Proprio questo particolare porta anche molti italiani a lavorare in Svizzera e continuare a vivere in Italia. In particolare, secondo Bloomberg Businessweek, lo stipendio medio in Svizzera è quasi il doppio della media globale. Ma d’altronde è pur vero che il costo della vita è tra i più alti al mondo: questo aspetto si controbilancia agli stipendi corposi.
Lavorare in Svizzera, documenti richiesti e permessi
La parte burocratica in terra elvetica è piuttosto semplificata. Infatti, non vi sono lunghe e lente procedure da seguire per conseguire i permessi di lavoro. Ciò è sicuramente un aspetto positivo. Deriva dalla sussistenza di accordi bilaterali tra Svizzera e UE in tema di libera circolazione delle persone, dei cittadini e di professioni.
In particolare, il visto di lavoro non è obbligatorio e, tra i documenti per poter lavorare in Svizzera, se si è cittadini europei, è richiesto semplicemente il proprio documento di identità e uno specifico tipo di permesso di lavoro, in base a quanto tempo si vuole lavorare nel paese e in che modo.
Sostanzialmente, per quanto attiene ai documenti per lavorare in Svizzera, l’iter è piuttosto agevole. Per i primi 3 mesi infatti non serve alcun permesso per risiedere nel territorio elvetico. Ciò si rivela molto utile. Infatti in questo lasso di tempo sarà possibile attivarsi nella ricerca di un lavoro stabile che consenta di conseguire un permesso per trasferirsi in modo regolare.
Dopo i primi 3 mesi, sarà necessario munirsi di un permesso di soggiorno. Per averne uno, sarà necessario registrarsi presso le autorità comunali del luogo in cui si vive. Bisognerà avere i seguenti documenti con sé:
- carta d’identità o passaporto validi;
- contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato;
- registrazioni contabili, nel caso l’interessato voglia intraprendere un’attività lavorativa autonoma;
- foto formato tessera;
- documenti di stato civile.
Non solo. Entro pochi mesi dall’arrivo in terra elvetica, occorre altresì stipulare un’assicurazione sanitaria valida.
Ecco di seguito le rilevanti tipologie di permessi per lavorare in Svizzera come stranieri – cittadini italiani compresi:
- Permesso L: si tratta di un documento che è previsto tutti i cittadini stranieri che vogliono andare in Svizzera per lavoro per meno di 12 mesi. Un cittadino europeo e dunque anche del nostro paese, ottiene questo permesso se attesta di avere un rapporto di lavoro che va dai 3 ai 12 mesi;
- Permesso B: a differenza del permesso L, si tratta di un documento emesso a favore di coloro che hanno bisogno di un permesso di lavoro al di sopra dei 365 giorni, vale a dire un anno. La durata complessiva di questo permesso è di 5 anni, con proroghe di cinque anni in cinque anni;
- Permesso C: questo documento rappresenta l’obiettivo di tutti coloro che intendono lavorare in Svizzera a lungo. Si tratta di un permesso di domicilio assegnato agli stranieri dopo una permanenza di cinque o dieci anni nel paese. Una volta dato, il permesso è illimitato senza condizioni.
Svizzera: lo speciale permesso di lavoro per i frontalieri
Non bisogna poi dimenticare lo speciale permesso riservato a chi non sceglie di vivere stabilmente in Svizzera, ma solo di lavorarci. Ci riferiamo al permesso G. ossia quello riservato ai frontalieri che, se italiani, sono persone che vivono nel nostro paese, ma che lavorano nella Svizzera italiana. Attenzione al seguente dettaglio: per ottenere detto permesso, gli interessati debbono rientrare almeno una volta a settimana presso il domicilio estero (nel nostro caso, l’Italia).
In dettaglio, questo tipo di permesso è emesso a favore dei lavoratori dipendenti e indipendenti cittadini dell’Unione europea che lavorano in Svizzera (posto di lavoro o sede dell’impresa).
Inoltre i frontalieri (che lavorano la maggior parte del tempo in Svizzera ma appunto risiedono in Italia), sono soggetti ad una tassazione specifica e in ogni caso, colui che lavora in Svizzera è tenuto a fare la dichiarazione dei redditi, come se fosse lavoratore in Italia.
Chi ha la carta di soggiorno italiana, non può lavorare in Svizzera. In altre parole, i possessori di un permesso di soggiorno UE concesso agli stranieri in area Schengen, hanno bisogno di un visto di lavoro ad hoc.
Appare opportuno sottolineare che, per avere tutte le informazioni di dettaglio, e per ottenere delucidazioni su tali permessi, ci si può rivolgere al Consolato o all’Ambasciata d’Italia in Svizzera, o all’Ufficio Federale della migrazione: www.sem.admin.ch.
Che lingua si parla in Svizzera?
Sul piano delle lingue parlate, occorre ricordare che da queste parti sono ben 4:
- Tedesco (circa il 65% degli abitanti);
- Francese (circa il 20% degli abitanti);
- Italiano (circa il 6,5% degli abitanti);
- Romancio (circa 0,5% degli abitanti).
Non solo. Alle lingue si sommano i molti dialetti differenti da città a città. Quasi superfluo ricordare che il mercato del lavoro in Svizzera è molto competitivo. Proprio per questo motivo occorre essere preparati il più possibile. Tra le sue peculiarità, il territorio elvetico è anche noto per essere un paese multilingue.
Soprattutto, è importante conoscere quale lingua è parlata nell’area in si vuole andare a lavorare o in cui si intende cercare lavoro. Come visto, il tedesco è la lingua principale ed è parlato nelle regioni centrali e orientali. Mentre il francese è parlato a ovest e l’italiano a sud.
Lavorare in Svizzera senza conoscere la lingua è sicuramente una strada praticabile. Soprattutto nella Svizzera italiana. Non deve stupire che molti tendano a lavorare all’estero per aziende italiane allo scopo di evitare problemi di comprensione linguistica. Altrimenti tedesco e francese sono una base quasi obbligatoria per poter trovare un’occupazione da queste parti.
Chi si reca per la prima volta in Svizzera per ‘tastare’ il terreno e capire se il mercato del lavoro elvetico è compatibile con le proprie aspirazioni ed attitudini, farà bene dunque a considerare anzitutto le offerte di lavoro nel Canton Ticino. Ciò in quanto, almeno dal punto di vista linguistico, esse costituiscono probabilmente la soluzione più azzeccata per quegli italiani con poca dimestichezza con le lingue straniere, o che comunque si trovano nella condizione di dover fare un corso ad hoc, per padroneggiarne una diversa dalla nostra.
Tuttavia, specialmente nel medio-lungo termine, la conoscenza di altre lingue è essenziale per riuscire ad essere competitivi e per valutare un numero più ampio di offerte di lavoro. Soprattutto, conoscere più lingue significa potersi interfacciare con un numero maggiore di persone, per sperare di ottenere posti dirigenziali, se si lavora per compagnie non italiane.
Anche l’inglese è ovviamente parlato, non di rado proprio sul posto di lavoro. Ecco perché avere una certa conoscenza delle lingue darà un vantaggio oggettivo nel mercato del lavoro elvetico.
Sul piano del CV, occorre ricordare altresì che prima di mettersi a cercare attivamente lavoro in Svizzera, è opportuno prepararsi bene e munirsi di un buon curriculum e lettera di presentazione. Scrivere un curriculum vitae efficace sarà quindi essenziale per trovare un lavoro in Svizzera in breve tempo. Ovviamente, se l’interessato conosce più lingue, farà bene a redigere un CV per ogni lingua che conosce. Altrimenti sarà sufficiente il CV in italiano, se l’obiettivo è trovare lavoro nella Svizzera italiana. Il CV in inglese sarà invece apprezzato in particolare dalle tante multinazionali con uffici in Svizzera.
Lavorare in Svizzera: dove cercare un’occupazione?
Una domanda che certamente si porranno tutti coloro che sono fermamente intenzionati a lavorare in Svizzera ha ad oggetto il luogo in cui recarsi per trovare un’occupazione.
Chiaro che è necessario pianificare il proprio trasferimento, trovando informazioni sulle zone di interesse, considerando che la Svizzera è suddivisa in vari cantoni. Per ciascuno di essi, varia considerevolmente la richiesta occupazionale e di figure professionali formate.
In altre parole, le offerte di lavoro in Svizzera per gli italiani non saranno dunque in gran numero in ogni luogo, ma molto sarà legato ai settori, al livello di conoscenza delle lingue straniere e ovviamente al momento.
Lavorare nella Svizzera italiana è probabilmente la scelta più razionale, per prendere un primo contatto con questo paese assai diverso dall’Italia. In particolare, se si parla di Svizzera italiana, ci si riferisce al sud del territorio elvetico, che include il Canton Ticino e una porzione del Cantone dei Grigioni. Fanno parte della Svizzera Italiana città come: Lugano, Locarno, Mendrisio, Bellinzona, e Roveredo. Da quelle parti, le opportunità di lavoro per italiani certamente non mancano.
D’altronde, il lavoro nella Svizzera italiana è molto ambito dai nostri connazionali, in virtù della facilità di comunicazione, derivante dalla possibilità di parlare nella lingua madre, così oltrepassando lo scoglio del tedesco e del francese. Non solo. Qui, di solito, è possibile anche trovare offerte di lavoro per persone senza esperienza.
Per iniziare a presentare le candidature per le offerte di lavoro del luogo, il modo più adatto è fare riferimento alle agenzie interinali, situate sul posto. Agenzie come le notissime Adecco e Manpower sapranno svolgere una efficace attività di intermediazione. Queste due aziende sono altresì specializzate nell’individuare offerte di lavoro in Svizzera per italiani, con o senza esperienze professionali maturate.
Ecco perché ad esse quotidianamente si rivolgono sia aziende italiane presenti in Svizzera, sia aziende svizzere che assumono italiani.
Svizzera: quali sono i lavori più richiesti?
In linea generale, la ricerca di un lavoro in Svizzera, al di là dell’effettiva esperienza, non è così complicato. Non solo per la presenza di agenzie per il lavoro ben organizzate. La ricerca è agevole anche in virtù dell’uso del web e dei numerosi siti online nei quali è possibile consultare molteplici offerte di lavoro.
Non solo. Un articolato elenco della presenza di aziende italiane nel paese ce lo offre Info Mercati Esteri, portale web del Ministero degli Esteri.
Ecco di seguito una lista delle professioni più richieste nel paese:
- Sviluppatori software: sono tra le figure più ricercate e specializzate in un ambito in cui non c’è mai crisi;
- Ingegneri presso aziende e cantieri;
- Elettromontatori, montatori di riscaldamento, idraulici e elettricisti;
- Operatori assistenziali e infermieri: molto richiesti gli operatori socio sanitari e il personale specializzato per anziani;
- Artigiani, specialmente in campo edilizio. Muratori e falegnami sono ricercatissimi in quanto la grande maggioranza dei giovani svizzeri preferiscono proseguire gli studi nelle università invece che frequentare scuole professionali;
- Chef, pizzaioli, camerieri;
- Consulenti di vendita da utilizzare nei molti store svizzeri, specie nelle grandi città;
- Project manager che pianificano, avviano e realizzano un progetto aziendale;
- Addetti all’ospitalità.
Da notare che molto ben pagati sono i lavori di medico, orafo e architetto. Ma retribuzioni di tutto rispetto sono ottenute anche da saldatori e apprendisti. D’altronde il costo della vita in Svizzera non sarebbe sostenibile senza stipendi di alto ammontare.
Specialmente chi intende lavorare nella Svizzera italiana, deve ricordarsi che da quelle parti si cercano con frequenza ingegneri, programmatori, ceramisti e manager.
LEGGI ANCHE >>> Come lavorare in Norvegia: documenti richiesti, costo della vita, opportunità
Perché cogliere l’opportunità di lavorare in Svizzera
In questo articolo abbiamo visto di che cosa tenere conto per lavorare in Svizzera. Per effettuare la candidatura sarà necessario un CV aggiornato, la lettera di presentazione e i certificati di istruzione. Auspicabile scrivere la candidatura nella lingua dell’annuncio di lavoro / azienda (tedesco, francese o italiano), tranne nel caso in cui non sia espressamente richiesto di presentare la candidatura in lingua inglese.
Vero è che la Svizzera è un luogo molto interessante per lavorare. I salari medi svizzeri, le condizioni di lavoro e il tenore di vita svizzero sono molto buoni. Fanno della Repubblica Elvetica uno dei posti migliori per cambiare vita in positivo.
Tuttavia, altissima è la concorrenza. Specialmente da parte dei lavoratori del posto. Ecco un altro motivo per cui avere esperienza e una ottima conoscenza delle lingue potrebbe fare la differenza. Specialmente il conseguimento di una laurea tecnica potrebbe consentire di trovare velocemente lavoro. Anche se da quelle parti non mancano offerte di lavoro anche per professioni per le quali non serve la laurea, come ad es. operaio o cameriere.
Insomma, considerare l’idea di lavorare in Svizzera non è affatto azzardato. E per prendere confidenza con la cultura svizzera, fatta di precisione e grande organizzazione, potrà rivelarsi molto utile fare i frontalieri, almeno per un periodo di tempo.